Milano – Sanremo, l’olandese Mathieu Van der Poel, 28 anni, alfiere della Alpecin, ha vinto in solitaria facendo la differenza sulla discesa del Poggio. Secondo un pazzesco Pippo Ganna.
Ganna ha regolato in volata gli altri due giganti: il belga Van Aert e lo sloveno Pogacar. Van der Poel era arrivato terzo l’anno
scorso. Il nipote del leggendario Poulidor riporta così in famiglia la Sanremo che il nonno aveva vinto 62 anni fa. Per lui si tratta delle terza Monumento della carriera dopo il giro delle Fiandre (2020,2022). La volata dei battuti e‘ stata vinta da Andersen davanti a Pedersen, Powless, Mohoric, Turgiestuyen. Tutti a 26 secondi.
GARA DI 6 ORE E 25 MINUTI
Partenza alle 10.16 nel sole di Abbiategrasso . Grande cornice di pubblico. Al via 25 formazioni con 175 corridori, il meglio d’Europa. Il lucano Alessandro Verre, 21 anni, alfiere della Arkea-Samsic (team francese), è il più giovane italiano in gara. Dopo soli 10 km vanno in fuga Maestri e Tonelli; subito si aggregano altri sette tra cui Zoccarato e Rivo.
I nove battistrada superano i primi 100 km con 3’ di vantaggio. Primo vero scoglio dopo 144,4 km: è il passo del Turchino,il valico appenninico (591 m.) che porta a Genova Voltri, lasciata Ovada. Poi la corsa si è svolta interamente sulle strade liguri: Arenzano, Varazze, Savona, Spotorno, Finale, Loano, Albenga, Alassio.
E DOPO 242 KM ARRIVANO I CAPI
Il primo è Capo Mele, promontorio tra Andora Laigueglia, provincia di Savona. Seguono Capo Cervo e Capo Berta. Ultimi 40 km, i fuggitivi conservano un minuto di vantaggio. Sono in 8 (si è staccato Charrin). Ai -33 km una brutta caduta coinvolge quattro corridori.
Parte la caccia alla Cipressa. Il gruppo alza il ritmo, i 5 km della ascesa chiamano i big allo scoperto. Ripresi i fuggitivi dopo una fuga di 264 km. La UAE di Pogacar detta l’andatura. Si intrufola Alaphilippe, c’è Ganna, si fa vedere Caruso.
GRAN FINALE DELLA MILANO – SANREMO NELLA BAGARRE
Ultimi 20 km. Tensione alle stelle. Vengono superate le 6 ore di corsa. Gruppo compatto. Ai -9 km c’è il Poggio. La fatica si fa sentire. Ai -8 attacca Pogacar, Trentin c’è. Ai -6,6 Pogacar attacca, Ganna a ruota. Ai -5 km si invola Van der Poel , inseguito da tre campioni: Pogacar, Pippo Ganna, Van Aert.
L’olandese vola. Arriva nel budello di via Roma e percorre gli ultimi, iconici,740 metri a 60 all’ora. A 200 metri dalla linea d’arrivo si volta per calcolare la distanza dagli inseguitori e negli ultimi 50(in leggerissima pendenza, 2%) alza le braccia al cielo e vince in solitaria. Dopo 15 secondi arrivano gli inseguitori.
Ganna vince la volata, conquista il podio, e corona una giornata pazzesca, tra gli applausi. Terzo Van Aert, quarto il super favorito Pogacar.