Mondiale femminile, Carolina Morace: "Ecco chi sono le favorite" (foto Ansa) Mondiale femminile, Carolina Morace: "Ecco chi sono le favorite" (foto Ansa)

Mondiale femminile, Carolina Morace: “Ecco chi sono le favorite”

Mondiale femminile, Carolina Morace: "Ecco chi sono le favorite" (foto Ansa)
Mondiale femminile, Carolina Morace: “Ecco chi sono le favorite” (foto Ansa)

ROMA – Intervistata dal “Sole 24 Ore”, Carolina Morace, considerata una delle calciatrici italiane più forti di sempre e con 105 gol la miglior marcatrice nella storia della Nazionale italiana, parla di questo Mondiale femminile in Francia che tanta curiosità sta generando in Italia: “Chi sono le favorite? Le solite: Stati Uniti, Germania, Francia, Inghilterra. E occhio all’Olanda come possibile sorpresa”.

“Se mi aspettavo questo successo? “Non si può negare che a tutte noi che apparteniamo a quella generazione, fa davvero piacere notare quest’attenzione. Non nascondo che provo anzi la stessa emozione che ho sentito lo stesso 24 marzo, nel vedere l’Allianz Stadium di Torino con 40mila persone per vedere Juventus-Fiorentina femminile”.

“Ci sono delle specificità nel calcio femminile rispetto a quello maschile? Su questo aspetto non sono del tutto d’accordo, perché il calcio maschile proprio quest’anno, anzi, ha offerto tanti stili diversi messi a confronto: basti pensare al gioco dell’Ajax, del Liverpool , del Barcellona o del Manchester City. Quindi bel calcio se n’è visto. Così come è bello il calcio delle donne, seppur meno veloce. Ma in Italia deve ancora arrivare al massimo del suo potenziale: abbiamo appena iniziato a fare le cose sul serio, con il coinvolgimento delle società professionistiche. Non dobbiamo avere paura di immaginare tutta la bellezza del nostro sport, del nostro calcio femminile”.

La partita più bella giocata con la Nazionale? 

“Tante, e tutte bellissime. Ma se devo sceglierne una è quella del 18 agosto 1990, quando a Wembley feci un poker di reti all’Inghilterra. Ancora oggi è record assoluto, per gli uomini e per le donne. Più che medaglie e trofei, preferisco ricordare queste emozioni; l’unico riconoscimento che conservo a vista in casa è quello che mi venne dato il giorno in cui venni ammessa nella Hall of Fame del calcio mondiale”.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

 

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