Mondiali 2018, Alexander Shprygin: “In Russia andrà tutto bene. Ma i gay…”

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Alexander Shprygin, capo hoolingan russo

ROMA – I Mondiali in Russia saranno sicuri, almeno secondo il capo hooligan Alexander Shprygin, che fu espulso dalla Francia durante l’ultimo Europeo proprio perché considerato uno dei leader dei tifosi più violenti.

L’assistente parlamentare, amico del presidente Vladimir Putin, in un’intervista al Parisien detta così le regole di comportamento da seguire per evitare problemi. A rischio sono i “nemici” polacchi e croati, ma anche i gay cui viene sconsigliato di baciarsi o tenersi la mano in pubblico.

Sugli inglesi, con cui i russi entrarono in conflitto a Marsiglia durante l’Europeo, Shprygin dice: “So che sono preoccupati, isterici. Ma ci saranno misure di sicurezza senza precedenti. E poi i nostri avversari storici sono gli ucraini che non sono qualificati, oppure i croati, nemici dei nostri fratelli serbi. E i polacchi, ma gran parte di loro non avranno il visto per entrare in Russia. I nostri hooligan si focalizzeranno su questi e non su inglesi e francesi. Gli inglesi li abbiamo dimenticati da tempo, ma forse loro non hanno dimenticato i fatti di Marsiglia. Ai francesi do il benvenuto, ma se vogliono battersi consiglio di farlo in occasione delle gare europee dei club”.

Il manuale dell’hooligan include poi il capitolo razzismo: “Non va cercato dove non ce n’è. E in Russia non c’è razzismo perché non abbiamo mai avuto schiavitù o colonie. I neri sono talmente rari da noi da essere una curiosità. L’altro giorno ne ho incrociato uno con il colbacco che mi chiedeva indicazioni: troppo divertente”.

Ma sui gay avverte: “Neri, rossi, gialli, rosa sono tutti benvenuti da noi. Ma i gay devono rispettare la cultura del paese che visitano. Magari puoi venire con il tuo amichetto, prenotare la stessa stanza d’hotel, ma non baciarlo o tenergli la mano in Piazza Rossa”.

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