Mondiali Brasile, grandi eventi potrebbero moltiplicare sfruttamento dei minori

Mondiali Brasile, grandi eventi potrebbero moltiplicare sfruttamento dei minori
La campagna dell’Ecpat Italia Onlus “Non voltarti dall’altra parte”

SAN PAOLO (BRASILE) – Sebbene non si può affermare che un evento come quello dei Mondiali 2014 comporterà un aumento certo dello sfruttamento di minori, è vero che il rischio che ciò si verifichi è molto elevato.

L’arrivo di milioni di turisti in un’atmosfera di festeggiamenti ed euforia potrebbe costituire un pericolo per quelle famiglie che vivono negli ambienti più poveri e vulnerabili del Brasile, che potrebbero essere vittime di trafficanti o che spinti dalla miseria potrebbero vendere i propri figli.

A temere lo sfruttamento sessuale dei minori in occasione del grande evento è Ecpat Italia Onlus che ha lanciato oggi, in occasione della Giornata mondiale del turismo, la campagna “Non voltarti dall’altra parte”, presentata nella sede dell’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo.

“La campagna si propone una full-immersion al fine di sensibilizzare turisti, tifosi, atleti, dirigenti e giornalisti che si recheranno in Brasile per i Mondiali 2014, sulle problematiche della prostituzione minorile. Il mercato del sesso, anche quello con minori – ha spiegato Marco Scarpati, presidente di Ecpat Italia, storicamente nasce e si sviluppa in presenza di grandi spostamenti. I grandi agglomerati hanno sempre generato un’ampia offerta di “svaghi”, inclusi quelli illeciti.

Il rischio concreto, pertanto, è che in occasione dei Mondiali di calcio e delle Olimpiadi (2016), in Brasile, il fenomeno venga replicato. Lo sfruttamento sessuale di bambini è un fenomeno già ora largamente diffuso in tutto il Paese; è necessario prevenirne l’incremento in occasione del maggiore afflusso di turisti a seguito di questi avvenimenti”.

Il Brasile è un Paese in cui il 30% della popolazione e circa la metà dei minori vive sotto la soglia di povertà, ossia circa 28 milioni di persone; e dove, nel 2011, circa 250mila minori sono stati vittime di prostituzione e in cui, ogni anno, 500mila bambini e ragazzi al di sotto di 18 anni sono vittime di sfruttamento e violenze sessuali. “Sono orgoglioso di partecipare a questa iniziativa – ha detto il direttore generale dell’Enit, Andrea Babbi, nel suo intervento di saluto – i viaggi che purtroppo hanno come obiettivo l’abuso dei minori solo tra virgolette possono essere chiamati viaggi turistici”.

Il ministro della Cultura e del Turismo, Massimo Bray, ha ricordato che “ogni giorno 3 mila bambini vengono immessi nel mercato del sesso: questi sono chiari segni di assenza di cultura, sono bambini a cui viene impedito l’accesso ad ogni forma di istruzione. Dobbiamo attivare tutte le politiche possibili per arginare questo fenomeno, questa forma di schiavitù che coinvolge catene intere e che muove tanti intermediari. Io – ha assicurato Bray – metterò tutto il mio impegno e la mia passione per contrastare questi fenomeni tanto nocivi per il turismo”.

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