Mondiali, Brasile sotto choc: ct straniero dopo il fallimento?

Mondiali, Brasile sotto choc: ct straniero dopo il fallimento?
Ore contate per Scolari sulla panchina del Brasile (LaPresse)

RIO DE JANEIRO, BRASILE – Tra Luiz Gustavo che non ha la forza di guardare gli altri negli occhi ed Hernanes che si sente ancora triste e umiliato, il Brasile rimane sotto choc e si chiede come deve cambiare il suo calcio.

Si cercherà di prendere esempio dalla Germania e di lavorare più sui giovani, come ha fatto Loew basandosi in buona parte sul team campione d’Europa under 21 nel 2009, ma intanto la stampa se la prende ancora con Scolari, colpevole di non aver accettato molte delle critiche e incapace di ammettere il proprio fallimento (“in fondo abbiamo fatto un buon Mondiale, ci condanna solo una partita dal risultato pesantissimo”).

Il presidente uscente della Cbf Josè Maria Marin e quello che gli subentrerà dall’aprile del 2015, Marco Polo Del Nero, oggi sono stati in visita alla squadra per far vedere che la dirigenza è accanto al Selecao e al suo tecnico. Ma da sabato sera, cioè da dopo la disputa della finale per il terzo e quarto posto contro l’Olanda, che se fosse per i calciatori gialloverdi non verrebbe disputata, le cose dovrebbero cambiare radicalmente.

L’addio a Scolari viene dato per certo, nonostante Marin abbia a suo tempo assicurato al ct che sarebbe stato confermato anche in caso di mancata vittoria mondiale. Ma il modo con cui si è perso contro la Germania, che ancora provoca vergogna in tutto il paese, ha cambiato totalmente la situazione. Scolari, non confermato o di sua volontà, in ogni caso andrà via e in pole-position per la sua sostituzione rimane Tite, allenatore che il Mondiale lo ha già vinto, ma di club, nel 2012 alla guida del Corinthians. Non è un caso che poi si sia preso un anno ‘sabbatico’ in attesa di una chiamata della Selecao e tutti lo indicano come probabile successore dello sceriffo senza più stella, ovvero ‘Felipao’. Una decisione va presa in tempi stretti, perchè il 5 settembre a Miami è in programma un’amichevole-rivincita mondiale contro la Colombia.

Ma è a questo punto che la faccenda si complica, perchè in Del Nero e nel suo futuro vice Delfim de Padua (che ha definito Scolari “bollito e ultrapassato”) si sta facendo strada la convinzione che per il bene della Selecao ci voglia un tecnico straniero. I due ne hanno anche parlato in una riunione con i loro più stretti collaboratori, in cui è stato fatto anche il nome di un altro allenatore che già lavora in Cbf, quell’Alexandre Gallo che avrà l’ingrato compito di dover vincere (stavolta non c’è alternativa di sorta) l’oro olimpico nel calcio a Rio 2016 e che per questo non deve essere ‘bruciato’ prima del tempo. Rimarrà quindi alla guida dell’under 23, ma in contatto con il nuovo ct che potrebbe arrivare dall’estero. Il problema è che bisognerà scavalcare Marin, che fino al 31 marzo prossimo ha potere decisionale e ‘fa il tifo’ per un brasiliano. In ogni caso, accantonato il nome di Mourinho, che per questioni di lingua sarebbe stato l’ideale ma che ha richieste economiche elevatissime, rimane nei futuri massimi dirigenti il rimpianto di quando, alla fine del 2012, erano stati presi dei contatti con Pep Guardiola, all’epoca fermo per sua scelta ma disposto a tornare per allenare il Brasile nel Mondiale di casa. Non se ne fece niente perchè Marin, dopo aver cacciato Mano Menezes, decise di richiamare Scolari, e pochi mesi dopo Guardiola andò al Bayern.

La paura di Del Nero è che venga ricommesso un errore del genere, e intanto si scandaglia il mercato internazionale: magari Van Gaal non si fosse già sistemato al Manchester United… .

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