Mondiali. Cassano non guarda l’esordio ma: “Tifo Italia, nonostante Lippi…”

Pubblicato il 15 Giugno 2010 - 16:42 OLTRE 6 MESI FA

Antonio Cassano

Lo chiama “lui”, “questo qua”, mai Lippi. Dice di tifare Italia nonostante il ct. E conta di tornare in Nazionale appena “lui” se ne sarà andato. Gli azzurri un po’ a corto di talento pareggiano con il Paraguay all’inizio del Mondiale e subito torna in scena Antonio Cassano, il fantasista ignorato.

Evocato dalla critica, per ora timidamente, si materializza sugli schermi di Sky Sport per una lunga conversazione in più tappe. Mancano quattro giorni al matrimonio del ribelle con la ragazza che sembra averlo placato, Carolina Marcialis: Cassano sorride e infila battute, rilassato e felice. “Spero che l’Italia vinca, ma non per lui sicuramente, per i giocatori – confessa -. Se se ne deve andare, speriamo che se ne vada con una vittoria”.

La partita con il Paraguay non l’ha vista (“Sono stato sempre con voi di Sky…”), dice di aver seguito finora solo l’Argentina “perché c’è Messi”, ma il tifo per gli azzurri lo fa eccome. Ce ne vorrebbero due o tre di argentini nell’Italia, scherza, ma “possiamo entrare nelle prime quattro, come la Germania – assicura -. Solo Brasile e Spagna hanno qualcosa di più”. Ottimismo da tifoso per gli azzurri, ottimismo da fuoriclasse per il futuro.

Con Cesare Prandelli commissario tecnico sarà un’altra storia. “Se avrò l’opportunità di giocarmela come tutti gli altri penso di poter stare in Nazionale senza nessun tipo di problema – assicura Fantantonio -. Penso che Prandelli chiamerà chi dimostrerà di fare bene e di essere più bravo. Questo qua non l’ha fatto”. E dalli. Il discorso va sempre su Lippi. Ma che gli hai fatto?, chiede il giornalista. “Non lo so, può darsi che soffra la personalità. Dice che rovino il gruppo? Può essere, se lo dice lui…”. Anche con Prandelli ha avuto problemi alla Roma, riconosce, “ma poi ci siamo lasciati in ottimi rapporti”.

Cassano accusa l’attuale ct di non avergli dato chance e di non averlo mai chiamato per spiegargli l’ostracismo. Resta solo quell’aggettivo, ‘psicotecnico’, usato da Lippi per illustrare l’inadeguatezza del barese. “Lui non ha mai detto ‘Cassano ha problemi’, ha lanciato sempre dei messaggi”. Il futuro è l’azzurro con Prandelli, ma anche la Sampdoria, dove ha deciso di rimanere. Spera che anche Angelo Palombo resti perché per la Champions è indispensabile e che il presidente Riccardo Garrone gli faccia un bel regalo per le nozze, il rinnovo del contratto.

Il matrimonio, sabato a Portofino: Cassano ci arriva in estasi per la sua fidanzata. “Le ho donato la mia vita – dice -. L’agenda con i numeri delle donne? L’ho bruciata due anni e mezzo fa e sono contento. Ormai sono fuori dal giro”. Carolina l’ha convinta al sì portandola a Parigi, in un posto romantico e panoramico. “Se mi diceva di no prima buttavo giù lei e poi mi buttavo io”, ride. Riconquistare l’azzurro sarà forse più facile che cambiare vita per il nuovo ragazzo di Bari vecchia.