Mondiali. Attesa per la Spagna, ultima big: le furie rosse pronte a far sognare

Vuvuzelas, infortuni e troppi pareggi a questi Mondiali. Le polemiche sui “ronzii” degli strumenti sudafricani proseguono, gli stop ai giocatori anche, ultimo quello del portierone azzurro, Gigi Buffon, con una convalescenza a tempo indeterminato. Ma sono i pareggi a segnare il torneo di Sudafrica 2010. A portare a casa la vittoria, tra le nazionali definite grandi e favorite solo Argentina, Germania e Brasile, che ieri ha battuto, non convincendo, la Corea del Nord.

Nella classifica a gironi guadagnano un misero punto Inghilterra, Francia, Portogallo e Italia, campione del mondo in carica. Mercoledì tocca alla Spagna che contro la Svizzera (ore 16.30) deve vincere e convincere per continuare a portare sulle spalle la bandiera di favorita di questi primi Mondiali nel continente africano. Una sfida tutta europea, anche se non proprio un classico. La Roja, come è conosciuta nel paese, furie rosse, come la chiamiamo noi, hanno il dovere di far sognare la Nazione ormai ripiegata su se stessa, sommersa dai debiti e con la disoccupazione ai massimi storici. Non più viva Zapatero, dunque, ma viva Del Bosque.

La Spagna è il simbolo del tiki-taka, del torello seducente e del palleggio forbito. Lo stesso Ottmar Hitzfeld, ct tedesco della Svizzera,  mette le mani avanti: «Come minimo, il loro possesso palla toccherà il 60-70 per cento, scommettiamo?». E ancora: «Mai battuto la Spagna. Per fortuna, c’è sempre una prima volta». Ma senza Frei e Behrami non sarà semplice. Del Bosque, dal canto suo, ha recuperato Iniesta e tiene in caldo Fernando Torres, il torero che colpì duro la Germania  nella euro-finale del 2008.

Alle 20.30 ecco la squadra di casa, il Sudafrica, ad aprire la seconda giornata della fase due a gironi. Avversario l’Uruguay che è riuscita ad uscire dalla gara con i francesi di Domenech a reti inviolate. Il ghiaccio è stato rotto è ora di fare sul serio per i Bafana Bafana. Calcolando che i padroni di casa nell’ultima sfida del gruppo A se la vedranno proprio con la Francia, è chiaro che per gli uomini di Carlos Alberto Parreira la qualificazione passerà proprio per questi 90 minuti.

I fari sono tutti puntati sul Sudafrica, ma anche per la Celeste questa è una sfida molto importante. Proprio per questo il ct Tabarez, che non disporrà di Lodeiro (espulso contro la Francia), sta pensando a mettere dentro l’attaccante del Palermo Edinson Cavani, non utilizzato nel debutto. Certo di giocare è ovviamente Diego Forlan, che carica i suoi compagni alla vigilia: «Questa partita sarà dura come quella con la Francia. Ma forse riusciremo a fare un po’ di più la partita. Il Sudafrica ha dei buoni giocatori, soprattutto a livello fisico. Quindi dovremo stare attenti alle loro ripartenze».

Giovedì 17 giugno alle 20.30 infine si attendono segni di ripresa della Francia in campo contro il Messico e la conferma della grandezza dell’Argentina di Maradona (13.30) contro la Corea del Sud. Ultima gara di domani Grecia – Nigeria alle 16.00.

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