Al via i Mondiali di ciclismo (Glasgow, 3-13 agosto). Undici giornate di gare, tredici specialità, parolimpiche comprese. In calendario anche le discipline non olimpiche, cioè ciclismo indoor, gran fondo e trials. È la prima volta che tutte le discipline del ciclismo si svolgono nella stessa rassegna iridata e nella stessa località. Vediamole.
Ben 13 eventi: sei in linea, sei cronometro individuali e una staffetta mista a cronometro a squadre. Presenti tutti i big mondiali: Pogacar, Van Aert, Evenepoel, Van der Poel, Philipsen, Pedersen. L’Italia risponde con Bettiol, Trentin, Ballerini, Moscon, Bagioli, Baroncini, Mozzato, Oss, Ulissi, Pasqualon, Velasco. La spedizione azzurra è equamente divisa fra uomini e donne. In tutto 16. Tra le donne ricordiamo Elisa Balsamo, Rachele Barbieri, Martina Fidanza, Chiara Consonni, Vittoria Guazzini, Letizia Paternoster, Silvia Zanardi, Martina Alzini.
In tutti i velodromi occhi puntati su Top Ganna e i suoi boys: Milan, Lamon, Consonni, Manlio Moro. Senza dimenticare Elia Viviani. Sono Mondiali con vista Olimpiadi di Parigi. Fiducioso il Dr. Villa.
È una delle più recenti forme di ciclismo. I primi Mondiali sanciti dall’UCI risalgono al 1990. Dal 1996 è sport olimpico. In gara certa la partecipazione di Peter Sagan. Occhio allo svizzero Nino Schurter, 37 anni, uno specialista del cross country, oro olimpico di Rio (2016), a caccia del suo 11esimo titolo iridato.
Nato negli Anni ‘60 negli Stati Uniti, il BMX (bycicle motocross) è sport olimpico da 2008 (Cina). Sport spettacolare, acrobatico, su tracciati lunghi dai 250 ai 400 metri caratterizzati da dossi, curve paraboliche e altri ostacoli. Un percorso tipico da BMX è il “Racing“: partenza su un tracciato in terra battuta che comprende salti e curve e un traguardo da completare in 30-40 secondi. Le speranze azzurre sono affidate a Luca Braidot, goriziano di 32 anni, e la torinese 25enne Martina Berta tra gli Élite.
Specialità non olimpiche ma in netta crescita. Il ciclismo indoor (molto apprezzato dagli amanti dell’home fitness) piace molto. Si pedala al chiuso, sui rulli, ovviamente in assenza di traffico e seguiti da una piattaforma sempre più tecnologica ed evoluta. Il “ciclismo gran fondo “, perlopiù amatoriale, si sta diffondendo in tutte le nostre regioni. Famose la “Nove Colli” di Romagna e la “Maratona delle Dolomiti”, tra Trentino e Alto. Adige. Migliaia i partecipanti. Quanto al Trial – sport individuale utilizzando una bicicletta speciale- ha regole ben precise che riguardano non solo la bici (freni fronte e retro, pedali con agganci, telaio e manubrio non incrinato, ecc.) ma anche l’abbigliamento , a cominciare dal casco obbligatorio e omologato. I Mondiali in Scozia saranno una gradevole sorpresa.