Mondiali hi-tech e fosforescenti. Le novità: time-out, spray, droni…

Mondiali hi-tech e fosforescenti. Le novità: time-out, spray, droni...
Mondiali hi-tech e fosforescenti. Le novità: time-out, spray, droni…(nella foto Neymar)

ROMA – Mondiali hi-tech e fosforescenti. Le novità: time-out, spray, droni… Diciamolo subito: quell’attesa spasmodica per la rivincita attesa dal 1950, in Brasile finora non si avverte mica tanto. La Selecao, tra le squadre che hanno vinto più di un Mondiale, è l’unica a non averlo mai vinto davanti al suo pubblico. Neymar e compagni sono pronti al debutto nella coppa in casa, ma la festa nel Paese in cui il pallone è una divinità ancora appare timida. Il fischio d’inizio è ormai a un soffio, a San Paolo arriva la Croazia, eppure di  strade colorate di bandiere, di caroselli di auto, di torcida, nessuna traccia: la maggioranza della popolazione vedrà le partite alla tv, come se il torneo si giocasse lontano da qui. Troppo cari i biglietti, troppi i problemi, le contraddizioni, i sacrifici patiti dalla popolazione come tributo all’organizzazione dell’evento. Troppa distanza tra le favelas e il primo Mondiale cui si potrà assistere su schermi grandi come il palmo di una mano, con una copertura in diretta infinita grazie a internet.

Brazuca, il pallone con 6 telecamere incorporate. Eppure, siamo sicuri, non appena vedremo correre il nuovo pallone Brazuca, la tensione si scioglierà, la festa avrà inizio. Un pallone che avrà. come noi, gli occhi ben aperti, precisamente sei. Quante sono le micro-telecamere in alta definizione deputate a inquadrare partita e movimentio dei giocatori da una prospettiva davvero insospettabile. Più dentro al gioco di così…A proposito di più occhi: l’arbitro che si fosse perso qualcosa (tipo il classico gol fantasma) potrà contare sull’assistenza di sette telecamere per porta più l’immediato riscontro via sms sul display dell’arbitro.

Troppo caldo, una pausa. Obrigado. Caldo e umidità (a Manaus dove esordiscono gli azzurri è Amazzonia) potrebbero essere insopportabili: per questo, per la prima volta nel calcio, si potrà ricorrere al time-out. Durante le gare dei Mondiali a rischio caldo, un medico della Fifa, 90 minuti prima del fischio di inizio, potrà decidere se istituire o meno due time out di tre minuti l’uno alla mezz’ora del primo e del secondo tempo per permettere ai giocatori di rifiatare. Serve l’accordo degli allenatori.

Scarpini fosforescenti e bicolori. Creste e tatuaggi non saranno gli unici pretesti per concedersi un po’ di visibilità supplementare. L’attenzione sui calciatori si sposterà forzatamente sui piedi, vestiti, è il caso di dire, per un Carnevale di colori. Il rosa shocking va per la maggiore. Chi indossa Puma avrà il privilegio di distinguersi con scarpini spaiati, uno rosa e uno azzurro per esempio. Honda, il 10 del Giappone, indossa oro Mizuno. Cristiano Rolando si accomoda su scarpe guantate, calzate come calze. Il fosforescente domina la collezione estate. Maximo Banguera, il portiere dell’Ecuador, sfoggerà scarpe lampeggianti, a luce intermittente come un albero di Natale: si tratta di un effettaccio, di un gioco di riflessi.

Un drone all’allenamento della Francia. Dici tecnologia, hi-tech e pensi allo spionaggio. Solo perché sei un irriducibile complottista? Forse, però che ci faceva un drone (un drone davvero, quel piccolo velivolo senza pilota) telecomandato sopra il campo d’allenamento della Francia?  Quando il piccolo apparecchio comandato a distanza ha fatto la sua apparizione nel cielo sopra la testa dei Bleus intenti ad allenarsi in molti hanno scherzato e fatto battute. Un po’ meno lo staff tecnico e in particolare il ct Didier Deschamps, che sembra intenzionato a chiedere chiarimenti su quanto accaduto. Anche in vista dei prossimi allenamenti che dovrebbero essere a porte chiuse. Oggi molti media francesi titolano “I Bleus spiati?”, qualcuno pubblica vignette, un sito addirittura un concorso ad ipotesi sulla provenienza del drone, una più inverosimile dell’altra.

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