Mondiali militari, il Brasile: "Dopo Battisti l'Italia non ci aiuta più"

SAN PAOLO – La partecipazione dell'Italia ai Giochi Mondiali Militari in programma a Rio de Janeiro sta diventando un caso.

Dopo la precisazione che ''nessuna decisione è stata presa dal ministro della Difesa in merito alla partecipazione degli atleti italiani ai Mondiali militari di Rio de Janeiro e sulle modalità di questa eventuale partecipazione'', fatta sabato scorso dall'ufficio stampa del ministro Ignazio La Russa, adesso arriva una notizia diffusa al ministero della Difesa brasiliana, e riportata dall'edizione online del quotidiano 'Folha de Sao Paulo'.

Come ritorsione del 'caso Battisti', secondo i brasiliani, l'Italia ha deciso di non partecipare più all'operazione dei ''voli di solidarietà'' grazie ai quali possono partecipare ai Giochi di Rio atleti-militari di paesi che altrimenti non potrebbero essere presenti.

L'Italia, secondo il ministero brasiliano, si è tirata indietro e non trasporterà più con propri aerei i competitori di Lettonia, Estonia, Lituania, Bulgaria, Romania, Albania, Serbia, Croazia, Montenegro, Bosnia, Slovenia e Macedonia per il viaggio dei quali si era in precedenza impegnata. Il tutto in polemica con il Brasile per la mancata estradizione dell'ex terrorista Cesare Battisti.

Quello dei voli di solidarietà, a carico dei paesi che si impegnano a farli, è una tradizione dei Mondiali militari, e nel caso di Rio 2011 riguarda i brasiliani, che si sono impegnati ad andare a prendere e poi riportare a casa atleti-soldati di tutta l'Africa, e gli statunitensi, oltre agli italiani.

A questo punto 'A Folha de Sao Paulo', che ricorda anche le perplessità del ministro italiano La Russa, si chiede se davvero l'Italia parteciperà ai Giochi mondiali militari di Rio.

Il giornale ricorda che quella degli azzurri dovrebbe essere una delle delegazioni più numerose, con 160 atleti iscritti a gare (il top è la Cina, con 274). Poi sottolinea il fatto che il termine ultimo per ogni nazione per rinunciare ai Giochi era il 25 giugno scorso, e quindi se l'Italia decidesse di dare forfait adesso sarebbe costretta a pagare una multa, il cui valore è da stabilire.

Giovedì 7 a palazzo Barberini a Roma è in programma una conferenza stampa che riguarda proprio la spedizione azzurra ai Mondiali militari carioca, e in quella sede potrebbe essere chiarito se l'Italia parteciperà, e sarà anche l'occasione per eventualmente rispondere alle accuse dei brasiliani a proposito della disponibilità venuta meno sui voli di solidarietà.

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