Mondiali nuoto: Marin flop, 4×100 mista qualificata per Londra 2012

SHANGHAI, 31 LUG – Non arriva la finale, ma la qualificazione ai Giochi c’e’. Luca Dotto e Fabio Scozzoli, l’argento d’Italia ai mondiali di nuoto di Shanghai, chiudono la loro rassegna speciale con un po’ di stanchezza nelle gambe, ma centrando l’obiettivo minimo della staffetta 4X100 mista: con Mirco Di Tora a dorso e Marco Belotti a farfalla, la quaterna azzurra ha chiuso con l’undicesimo tempo la batteria (3’36”74) che non vale l’accesso alla finale di stasera ma permette alla squadra di gareggiare alle Olimpiadi di Londra.

”E’ stata dura, ero stanco davvero, ho male dappertutto – ha detto Dotto, reduce dal secondo posto nei 50 stile – peccato perché al podio ci credevamo, la medaglia non era impossibile. A me però è mancata proprio la forza fisica”.

E hanno fatto esperienza le due giovani della squadra, Alessia Polieri e Stefania Pirozzi che hanno concluso con il 18/o e il 25/o posto (rispettivamente in 4’25”26 e 4’28”40) la batteria dei 400 misti.

E l’ultima giornata di gare ha visto concludersi l’agonia di Luca Marin: l’azzurro finito sotto i riflettori per la fine della storia con Federica Pellegrini con conseguente gossip sul presunto flirt tra la sua ex e il capitano della nazionale, Filippo Magnini, è sceso in acqua per i 400 misti – la gara che per tradizione tira la linea dei mondiali in vasca – ma la sua condizione psicofisica, con il crollo degli ultimi giorni, non gli ha permesso di fare meglio del 18/o tempo, con 4’19”48 che lo tiene distante dalla rosa dei finalisti (alle sue spalle l’altro azzurro Federico Turrini, 4’19”50), lui che dal 2004 almeno la finale non l’ha mai fallita.

”Ho perso sei chili nell’ultimo mese – ha detto Marin – ma a rana mi è mancata la forza e nello stile poi è stato un disastro. Peccato perché fino a quindici giorni fa la finale era alla mia portata e se penso al tempo mi rode davvero. Non dico il podio, che era impossibile, ma potevo fare certamente bene con un buon piazzamento. La gara la volevo comunque fare, anche se ho letto che ero andato via, che avevo lasciato Shanghai: mai pensato di farlo, anche per rispetto della mia societa’ e per me. Io la coscienza a posto, altri non lo so…” la frecciata lanciata dall’azzurro che promette.

”Non è il momento di raccontare la mia verità. Quando sarà dirò tutto: da questa storia ho imparato tanto e mi aiuterà a tornare come prima”. E dopo la sbronza mondiale per l’oro del Settebello, l’Italia saluta Shanghai con l’ultimo azzurro in finale: Samuel Pizzetti chiude la lunga kermesse con i 1500 stile, ma il podio e’ lontano.

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