Mondiali: Paraguay la possibile sorpresa

Alla sua ottava qualificazione al Mondiale, la quarta consecutiva, il Paraguay punta al salto di qualità: per affermarsi come terza forza calcistica del continente sudamericano e provare a giocarsi in Sudafrica un cammino che vada a migliorare le recenti prestazioni del 1998 e 2002 quando, agli ottavi, fu entrambe le volte eliminata da una futura finalista (Francia e Germania). Ci può provare sulla spinta di un brillantissimo girone di qualificazione (secondo posto, dopo aver battuto in casa sia il Brasile, sia l’Argentina) forte di un gruppo più equilibrato rispetto al passato e con il favore di un sorteggio che gli ha regalato un primo turno dove la qualificazione sembra alla portata: obiettivo minimo per non definire un fallimento la spedizione sudafricana. Certo, a livello psicologico e non solo pesa molto il caso Cabanas: l’attaccante dell’America che con sei gol ha trascinato la sua nazionale ai mondiali, in Sudafrica non ci sarà. Il 25 gennaio è stato infatti colpito da un proiettile durante una rissa in un bar di Città del Messico. I medici non sono riusciti ad estrarre la pallottola ed anche il suo ritorno al calcio è in dubbio. Ma l’attacco della nazionale ‘Albirroja’ è più forte rispetto alle passate edizioni ed andrà ad integrarsi con una solida e rocciosa difesa che da sempre è il marchio di fabbrica della rappresentativa di una delle nazioni più povere del Sudamerica, senza affaccio al mare, che ha deciso di puntare sulla produzione dell’energia elettrica per ritagliarsi un posto al sole in un economia ancora troppo dipendente dai mercati brasiliano e argentino. A non far rimpiangere Cabanas ci proverà Roque Santa Cruz, la star della squadra, ex campione europeo col Bayern, di recente approdato al Manchester City alla corte di Mancini, in un tridente formato da altri due ‘europei’: Nelson Haedo Valdez, molto più prolifico in nazionale che non in Bundesliga con il Borussia Dortmund e Oscar Cardozo del Benfica. Anche se uno di loro potrebbe vedersi soffiare il posto da Luca Barrios, nato argentino, attaccante del Borussia Dortmund convocato in mezzo alle polemiche in seguito alla sua recentissima naturalizzazione paraguayana, ma che darà peso e soluzioni ad un attacco in cerca di gol. Reduce da una stagione piena zeppa di infortuni ci sarà anche l’atalantino Edgar Barreto. Martino conta molto su di lui per dare ordine e disciplina al centrocampo. La fascia di capitano sarà affidata a Justo Villar, portiere del Real Valladolid, che ha dato un contributo determinante alla qualificazione. Il ct argentino Gerardo ‘Tata’ Martino può così schierare una delle squadre più competitive che il Paraguay abbia mai portato ai campionati del mondo e si è posto l’ambizioso obiettivo di entrare nella storia di un paese talmente appassionato di calcio che il giorno dopo la vittoria con l’Argentina nelle qualificazioni, il presidente, l’ex vescovo Fernando Lugo, decretò un giorno di festa nazionale.

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