Mondiali: le vuvuzelas sudafricane prodotte in Polesine

Vuvuzelas

Il crollo della Francia ha mandato in fumo un ordine di 2000 pezzi con i colori dei ‘Blue’ ma il successo della Spagna ne ha prodotto uno da circa 20mila pezzi.

Sono le vuvuzelas made in Polesine, le trombette da stadio, fastidiosissime per milioni di ascoltatori del Mondiale, che oltre a far diventare nababbo l’inventore sudafricano il 37enne Neil Van Schalkwyk, sta facendo la fortuna dell’azienda ‘Gr Plast spa’ di Bottrighe di Adria. Tutto nasce dalla capacità di innovarsi e di cogliere l’attimo dei due fratelli titolari dell’impresa, Renato e Roberto Grisotto che nelle vuvuzelas divenute colonna sonora del Mondiale di Calcio sudafricano hanno visto la forma delle trombe nautiche di loro produzione il cui mercato è però stagnante.

In un attimo la conversione e il successo: come indicano oggi i quotidiani locali, le vuvuzelas rodigine stanno ora spopolando in tutta Europa e sui litorali italiani. “Impossibile contrastare la concorrenza cinese – affermano gli imprenditori – ma il business è grande”. Le trombette sono realizzate da una soffiatrice, sono termoplastiche, riciclabili e atossiche. Il prezzo al pubblico va dai quattro ai dieci euro. Naturalmente nello stabilimento polesano in queste ore si stanno preparando migliaia di vuvuzelas azzurre.

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