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Mondiali sci in Francia: dove è finita la Valanga Rosa dopo le medaglie d’oro?

AAA, cercasi la Valanga Rosa. Dove è finita? Sparita? La cercano sulle piste dei Mondiali e non la trovano. Cosa è successo? La domanda è d’obbligo dopo la brillante partenza, le medaglie d’oro di Marta Bassino e Federica Brignone in tre giorni. Poi il vento si è messo a soffiare contro. Sofia Goggia, la regina delle nevi, ha inforcato nella sua discesa preferita e addio sogni di gloria. Marta Bassino, dopo il capolavoro in SuperG, ha tentato il bis nel giorno del parallelo (mercoledì 15) – unica azzurra in gara – se non altro per difendere il titolo vinto nel 2021 a Cortina, ma è uscita di scena addirittura agli ottavi, battuta nelle due run dalla sorprendente francese Marie Lamare. (finita quarta). Per Marta uno scivolone all’11esimo posto. Per la cronaca: primo e terzo posto norvegese (Tviberg e Stjerlesund). Argento per la svizzera W. Holdender.

Valanga Rosa, un parallelo senza senso

Questo di Courchevel- Meribel è con ogni probabilità l’ultimo oro assegnato in questa disciplina che è stata introdotta 18 anni fa ai Mondiali di Bormio. La FIS è intenzionata a eliminare le gare di parallelo, considerate tecnicamente non significative con un regolamento complicato, oltretutto disertate pertanto dagli atleti più importanti. Piero Gros, 68 anni, ex Valanga azzurra, ha detto alla Gazzetta dello sport  con la sua proverbiale schiettezza: ”Questa specialità non ha alcun senso. Il parallelo è un terno al lotto, non è per niente una gara democratica dal momento che le manche si disputano su 2 tracciati che non potranno mai essere uguali. Lo sci non ha bisogno di queste specialità. Provocazione per provocazione dico anche che andrebbe cambiata anche la Coppa del Mondo. Io abolirei quella generale. Una Coppa per discesa e SuperG, un’altra per Gigante e Slalom. Altrimenti un Odermatt e una Shiffrin, che vanno forte in tre specialità, hanno già vinto in partenza. E l’interesse crolla”.

Seconda settimana difficile per le azzurre

La seconda settimana dei Mondiali di sci iniziata lunedì scorso è quella riservata alle discipline tecniche, sulla carta meno favorevole all’Italia. I campionati mondiali di sci alpino 2023 – edizione n.47 – si concluderanno sulle piste francesi domenica 19 febbraio con lo slalom speciale.

Il medagliere

La rassegna iridata mette in palio ben 13 titoli. Oltre alle discipline più tradizionali (slalom, gigante, SuperG, discesa libera) sono andate in scena le combinate, i paralleli e il team event. Il medagliere vede al momento la Svizzera al comando seguita da Italia e Norvegia. Gli USA sono quarti, il Canada quinto e solo sesta la Francia padrona di casa.

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