Mondiali, la tortura delle vuvuzelas: una donna soffia così tanto che si lesiona la trachea

Le vuvuzelas mietono le prime “vittime” in Sudafrica, e questa volta non si tratta di danni all’udito. Le trombette sono diventate il simbolo dei Mondiali sudafricani. Una donna di Città del Capo ha soffiato talmente tanto nella sua vuvuzela da lacerarsi la trachea. Lo ha scritto il quotidiano Die Burger, citato oggi da media online sudafricani. La donna, Yvonne Mayer, per due giorni non ha potuto mangiare né parlare.

Venerdì scorso, quando si sono inaugurati i Mondiali, si era unita alla folla festante e assordante che festeggiava nelle strade di Città del Capo. Mayer a alcuni amici hanno iniziato una gara a chi suonava di più e più forte con la vuvuzela. Alla signora è iniziata a bruciare la gola.

Tornata a casa, il dolore è peggiorato. Il giorno dopo un medico le ha detto che la pressione nella trachea era stata eccessiva, producendo una lacerazione nella gola che si è allargata perché Mayer non ha smesso di soffiare nelle infernale trombetta.

La donna crede che l’incidente sia dovuto al fatto che non sapeva suonare correttamente la vuvuzela, e ci ha soffiato dentro con tutte le sue forze. Mayer ha detto che d’ora in poi si eserciterà nell’arte del fischio alla pecoraia.

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