Il mondo del calcio potrebbe essere totalmente stravolto dall’ultima sentenza: ci sono oltre mille calciatori gratis
Il mondo del calcio così come lo abbiamo conosciuto finora potrebbe non esistere più. C’è aria di rivoluzione totale dopo la pronuncia della Corte di Giustizia Europea sul caso Lassana Diarra.
Il centrocampista ha vinto il suo ricorso contro la Fifa e questo potrebbe rappresentare un punto di non ritorno per il calciomercato. L’intera vicenda parte circa 10 anni fa, quando Diarra era in forza alla Lokomotiv Mosca. La società russa decise di tagliare unilateralmente lo stipendio del calciatore per rendimento non all’altezza. Poco dopo arrivò la risoluzione del contratto e quindi la richiesta di indennizzo della Lokomotiv per circa 20 milioni.
Dopo il parere favorevole alla società di Fifa e Tas, Diarra decise di rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea che ha ora dato il suo primo verdetto, dando in pratica ragione al calciatore. Un pronunciamento che potrebbe avere un risvolto storico, provocando una modifica importante all’intero calciomercato mondiale. Ma cosa dice questa sentenza della Corte di Giustizia Europa?
Stando al pronunciamento della Corte, alcune norme della Fifa in merito ai trasferimenti internazionali dei calciatori non seguono le norme del diritto europeo. In particolare le regole Fifa andrebbero a violare la libera circolazione dei lavoratori all’interno dei Paesi dell’Unione e la libertà di concorrenza.
Ma cosa significa questo? In linea teorica, che un calciatore avrebbe molto più potere di quello attuale, potendo andarsene anche con un contratto in corso in un’altra società, senza alcun tipo di contropartita economica al club di appartenenza. Messa così sarebbe la fine del calciomercato e una situazione del genere provocherebbe probabilmente danni irreparabili all’intero sistema calcio.
Non andrà quasi sicuramente così e il caso Diarra potrebbe non avere lo stesso impatto che ebbe la sentenza Bosman. Probabile che la Fifa riesca a trovare una soluzione di compromesso che accontenti la Corte di Giustizia Europea, ma non rivoluzioni totalmente il calciomercato così come lo conosciamo oggi. Tra le soluzioni da adottare potrebbe esserci un indennità al club dal quale il giocatore va via, oppure una modifica del concetto di giusta causa quando si ha davanti una risoluzione di contratto oppure, ancora, un termine contrattuale minimo da rispettare.
Servirà ancora del tempo dunque per capire cosa significherà la sentenza Diarra per il mondo del calcio, con la Fifa che dovrà trovare il prima possibile le risposte più giuste e credibili.