Montella: “Vogliamo battere il Milan”

ROMA – Fare la festa a chi vuole far festa. La Roma di Vincenzo Montella non ha nessuna intenzione di lasciare lo stadio Olimpico al Milan per le celebrazioni del 18/mo scudetto e, domani sera, scendera' in campo con l'obiettivo di conquistare l'intera posta in palio. I tre punti sono infatti imprescindibili per poter continuare a credere nella partecipazione alla prossima Champions League. "Io credevo al quarto posto quando eravamo a 7 punti – ha confessato il tecnico giallorosso alla vigilia del match – figuriamoci adesso che siamo all'ultimo ostacolo. Mancano poche partite e quella di domani e' superdecisiva". "Le risorse per battere il Milan ci sono – ha poi aggiunto Montella in conferenza stampa -, dobbiamo prepararla al meglio e giocare al massimo. Non ci possiamo permettere che qualche giocatore giochi al di sotto delle proprie possibilita'". "Mi aspetto un Milan che voglia fare risultato – ha pero' avvertito l'ex Aeroplanino -. Sono primi in classifica con merito e avranno anche il vantaggio di essere abbastanza sereni della conquista dello scudetto. Dal canto nostro, dobbiamo fare il meglio a livello fisico, psicologico e tecnico per poter prevalere. Noi abbiamo bisogno di vincere, vogliamo vincere e proveremo a vincere". Anche perche', con la Lazio avanti di appena un punto in classifica e impegnata in trasferta in casa dell'Udinese, un eventuale successo sul Milan potrebbe rappresentare lo snodo cruciale della stagione romanista. "Ma continuo a pensare che chi sta davanti e' sempre favorito, ha piu' possibilita'. Certo, questo non significa che chi sta dietro non possa giocarsi le sue carte". Carte che, secondo l'ambiente biancoceleste, sono state 'favorite' da alcuni episodi arbitrali: "Questa polemica non mi interessa – ha tagliato corto Montella – Credo sia opportuno non sprecare energie mentali per discorsi extracalcistici. I giocatori devono concentrarsi esclusivamente su quello che succede in campo e prepararsi anche all'errore dell'arbitro, senza farlo pero' diventare un alibi". E, a proposito di vantaggi e svantaggi, Montella ha poi sottolineato come "sarebbe stato piu' opportuno se Udinese-Lazio e Roma-Milan si fossero giocate in contemporanea. La Champions comunque se la meritera' chi alla fine avra' fatto piu' punti". E alla fine non e' detto che Montella non venga confermato sulla panchina giallorossa. "Il mio futuro? Sono molto sereno e non ci penso – ha ribadito il tecnico -. Non sono alla Roma per sponsorizzare la mia posizione, io sono qui per cercare di preparare al meglio ogni partita, ogni allenamento. Il mio unico obiettivo e' questo, poi se son rose fioriranno..". Chi invece sembra aver essersi definitivamente appassito e' Daniele De Rossi, fermato assieme a Perrotta dal giudice sportivo per 3 turni, e duramente redarguito in pubblico proprio da Montella: "Il fallo di Bari e' stato ingiustificabile. Da allenatore non puo' essere accettato perche' si rischia di compromettere un campionato – le parole dell'allenatore sulla gomitata rifilata da 'Capitan futuro' a Bentivoglio -. Dispiace, ma ha sbagliato". Un errore che costringera' il tecnico a modificare la formazione da schierare contro il Milan. Se la difesa sara' confermata in blocco infatti (Doni in porta con davanti il quartetto formato da Cassetti, Burdisso, Juan, Riise), lo stesso non si puo' certo dire per centrocampo e attacco. Tanto che Montella potrebbe anche optare per un cambio tattico. "Ci sto pensando e piu' di altre volte sono combattuto – ha concluso -. Naturalmente se dovesse giocare Borriello so che mi priverei di un Totti al 100%. Non significa pero' che partendo con una formazione si debba mantenere per tutta la partita. La gara di domani si puo' decidere nel secondo tempo". Ecco perche' alla fine dovrebbe affidarsi ancora una volta al 4-2-3-1 con Pizarro e Brighi sulla mediana, e Vucinic, Simplicio e Taddei alle spalle di Totti (con Borriello e Menez inizialmente in panchina).

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