Monza, da quando è arrivato Berlusconi, non vince più Monza, da quando è arrivato Berlusconi, non vince più

Monza, da quando è arrivato Berlusconi, non vince più

Monza, da quando è arrivato Berlusconi, non vince più
Monza, da quando è arrivato Berlusconi, non vince più

ROMA – Ieri non c’era in tribuna al Brianteo Berlusconi: forse se lo sentiva, in ogni caso a veder perdere il Monza in casa ci ha spedito il fratello Paolo. Seduto accanto a Galliani e all’ospite d’eccezione Fabio Capello ha assistito all’ennesima, la quinta, prova opaca del nuovo giocattolo calcistico di Sua Emittenza. Ieri il Teramo è venuto a passeggiare sul campo dei monzesi, il gol di Caidi al 17° ha surgelato risultato e incontro: il centravanti del Monza Cori ha sbagliato lo sbagliabile e poi si è fatto buttar fuori per fallo di reazione e somma di frustrazioni.

Nonostante gli entusiasmi al quinto tentativo la vittoria resta un tabù. Troppi entusiasmi, il Cavaliere ha perso il tocco? Qui si sogna già il Monza Stadium al posto del vecchio Brianteo, qui si è creduto davvero a un Kakà disponibile a scendere in serie C, qui si sogna già il derby con il Milan nel giro di due anni. La realtà dice che lo stadio di casa è un fortino inespugnabile ma non per gli ospiti. 

Che la sconfitta giunge dopo il 3 a 0 subito a Vicenza. Attenuanti? Tante, specie per le enormi aspettative suscitate dal presidente più vincente della storia. Poi l’oggettiva difficoltà a reperire i giocatori che il presidente esige: ben pettinati, sbarbati e senza tatuaggi. 

 

 

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