Luca Salvadori, trentaduenne pilota milanese, è tragicamente morto in un incidente durante le qualifiche del Frohburg Dreieck in Germania, parte del campionato International Road Race Championship (IRRC). Salvadori, che stava partecipando alla categoria SBK/STK 1000, è rimasto vittima di un contatto con il pilota tedesco Didier Grams al primo giro delle prove. La dinamica dell’incidente è ancora in fase di accertamento, ma la gravità delle ferite riportate si è rivelata fatale. Trasportato in ospedale, Salvadori è deceduto poco dopo.
Una carriera tra successi e passione per le corse
Salvadori aveva debuttato nel Campionato Italiano Supersport quattordici anni fa, continuando la sua carriera tra Supersport e Superstock, raggiungendo il Mondiale Supersport nel 2013, anno segnato dalla tragica morte del collega Andrea Antonelli a Mosca. Salvadori aveva sempre mostrato grande talento e versatilità, tanto da disputare lo scorso anno parte del campionato mondiale MotoE con il team Ducati Pramac Racing, chiudendo al diciassettesimo posto nella classifica generale.
Negli ultimi anni, si era dedicato con successo anche alle corse automobilistiche e ai rally, senza mai abbandonare la passione per le moto. Proprio quest’anno, aveva dominato il Campionato Italiano di Velocità in Salita, abbassando i record di quasi tutte le gare a cui aveva partecipato. Le corse su strada, però, erano diventate la sua nuova sfida, e Salvadori sognava di partecipare al prestigioso Tourist Trophy dell’Isola di Man, noto per essere una delle gare più affascinanti, ma anche pericolose, del mondo delle corse.
Un addio sentito dal mondo delle corse
Dopo la sua scomparsa, sono stati in tantissimi a voler omaggiare Salvadori. Tra i primi a farlo, il campione del mondo MotoGP Pecco Bagnaia, che ha voluto esprimere il proprio cordoglio. Anche il team Trident Racing, fondato dal padre di Luca, Maurizio Salvadori, ha dedicato la vittoria del proprio pilota Richard Verschoor nella Feature Race di Formula 2 a Baku alla memoria di Luca.