Moto Gp, Indianapolis: Stoner trionfa; è crisi Ducati

Indianapolis (Stati Uniti) – La pista non era tra le favorite di Casey Stoner, invece Indianapolis ha portato al pilota australiano e alla Honda il settimo successo, mentre ha messo in evidenza tutte le difficolta' di una Ducati decisamente in crisi La gara e' stata un altro assolo d'autore, da manuale della tattica e dell'esecuzione.

Dopo una partenza non brillante, Stoner si e' accodato al compagno di squadra Dani Pedrosa e a Jorge Lorenzo.

Non fidandosi del grip della pista, ha preferito non partire a razzo e buttare una gara importante in ottica campionato del mondo. Tre giri sono bastati all'australiano per rendersi conto che si poteva osare. Da li' in avanti la gara e' diventata interessante per chi era dietro al leader della classifica iridata. A fare la parte del protagonista, certamente, e' stato il nuovo asfalto del circuito di Indianapolis, che e' riuscito a mettere a nudo le difficolta' dei molti e i pregi di pochi. Oltre a Stoner, infatti, l'unico che ha potuto stare dietro all'australiano, comunque a distanza, e' stato Dani Pedrosa, che non a caso ha chiuso secondo.

Mentre i due portacolori della Yamaha si sfidavano per la conquista del terzo gradino del podio, andato poi all'americano Ben Spies, gli altri piloti viaggiavano con il massimo della prudenza, facendo registrare in alcuni casi, tempi da categorie inferiori. La debacle piu' evidente e' quelle dell'intera pattuglia Ducati. Tutte le moto di Borgo Panigale hanno fatto vedere di soffrire il caldo. Loris Capirossi e' dovuto rientrare ai box e ritirarsi per l'impossibilita' di stare in piedi. Stessa sorte Nicky Hayden, che davanti al suo pubblico e' dovuto tornare nella pit lane per gli stessi problemi di aderenza. Nei box, poi, e' finito anche il ceco Karel Abraham, che ha riportato agli uomini della sua scuderia una Ducati senza piu' gomme.

Ben diverse e anche piu' preoccupanti le difficolta' incontrate da Valentino Rossi che ha ammesso di non avere grip ne' sull'anteriore ne' sul posteriore. ''Purtoppo abbiamo avuto dei problemi rispetto a questa mattina – ha detto Vale – dove non eravamo andati male, ma ogni volta che proviamo a fare qualcosa di piu' poi cado, come e' successo ieri. Siccome questa moto e' un po' difficile da guidare, dopo la caduta non e' cosi' naturale tornare al livello dove si era. In gara siamo stati ancora piu' sfortunati perche' abbiamo avuto un problema al cambio, con la moto che mi e' rimasta a folle setto o otto volte e sempre alla prima curva. Delle volte ce l'ho fatta lo stesso a entrare e girare, ma le prime due volte sono andato dritto perche' senza freno motore e' impossibile fermarsi''. In questo finale di stagione, dunque, Valentino si deve rassegnare a una situazione che non potra' renderlo protagonista. ''Mi potrei anche accontentare di poco – ha detto a proposito – basterebbero dei week end come Brno o come Laguna Seca, dove sono arrivato sesto-settimo. Sappiamo che facciamo fatica ad arrivare piu' su, ma quando si fanno delle gare cosi' e' difficile. Bisogna non mollare e mettere a posto la moto''. L'unico obiettivo che la Ducati puo' avere ben chiaro adesso e' quello di non sbagliare la moto 2012. ''Stiamo lavorando per questo – ha detto Rossi – la Ducati si sta sforzando moltissimo e presto dovremmo avere cose nuove da provare. Non possiamo fare altro. Gia' stiamo andando meglio di prima utilizzando la moto con il telaio dell'anno prossimo e adesso sappiamo che bisogna fare delle grandi modifiche. Alla Ducati stanno facendo tutto il possibile ma non siamo come la Honda e come la Yamaha, ci vuole ancora tempo''.

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