MotoGp. Capolavoro di Marc Marquez. Seconda vittoria consecutiva. Il campione è tornato. Ha danzato nelle nuvole di Misano e approfittando di uno scroscio di pioggia si è imposto sulle due Ducati ufficiali di Bagnaia e Bastianini , pennellando in fuga traiettorie superbe. Sui, meritatamente, ik GO San Marino e della Riviera di Rimini”.
Giornata da dimenticare invece per il leader Jorge Martin: ha azzardato un cambio gomme allo spuntare delle prime gocce (subito sparite) ed è precipitato nelle retrovie.
È restato comunque leader della classifica del Mondiale per soli 7 punti su Pecco. Le precipitose due soste ai box hanno mandato in tilt il pilota di Madrid. A sette gare dalla fine dunque tutto può succedere. Podio tutto Ducati nel tripudio del “popolo rosso”.
Bagnaia vola in qualifica e si è preso la pole, ma nella mini gara del sabato un Martin scatenato ha fatto sua la Sprint. Sorpresa: nella prima fila della griglia il secondo posto è di Morbidelli; il romano della Ducati Pramac ha conquistato un podio dopo 3 anni; cioè, come ha detto lui stesso “erano 1225 giorni. È stato un sabato fantastico, abbiamo fatto tutte le cose giuste, lavorato bene ed è venuta fuori una prestazione ottima”.
La prima fila e’ completata dalla Ducati di Bezzecchi. Seconda fila con Martin (4), Acosta (5), Binder (6). Terza fila: A. Marquez (7), Bastianini (8), Marc Marquez (9). Quarta fila : Quartararo (10), Vinales (11), Miller (12). Ultime 4 file: A. Espargaro (13), Di Gianantonio (14), P. Espargaro (15), Zarco (16), A. Fernandez (17), Oliveira (18), R. Fernandez (19), Rins (20), Marini (assente, febbricitante ).Hanno chiuso: Nakagami (22), Bradl (23).
La Ducati gioca in casa. L’appuntamento di Misano e’ un rito tradizionale per i fan della Casa di Borgo Panigale (Bologna). Tutti sulla tribuna C, alla curva del Carro; una zona cruciale del circuito che assicura una visione della gara emozionante. La tribuna e’ coperta, con posti numerati e abbellita da un maxi schermo per non perdersi nemmeno un istante del Gran Premio.
Ma il popolo rosso era ovunque, soprattutto alla curva della Quercia, dove c’è la frenata più impegnativa: si passa da 291 km/h a 83 km/h in 5,1” e 246 metri. Pista iconica lunga 4.226 metri ( 6 curve a sinistra, 10 a destra), e un rettilineo di 550 metri.
La Romagna concede il bis: sarà 2 volte Misano. Si correrà anche il 22 settembre in sostituzione della tappa in Kazakistan. Una doppia tappa già messa sul conto della stagione del Covid e tornata di nuovo in calendario in questo 2024 tutto da vivere.
Dopo l’inno di Mameli cantato dal pubblico, la partenza alle 14.02. Ed è subito battaglia. Bagnaia e Martin prendono il comando. Dietro di loro Morbidelli e Acosta; quest’ultimo cade al terzo giro e riprende; il romano scivola nella ghiaia al sesto per la pioggia e torna in pista. Asfalto viscido ma non bagnato.
All’ottavo Giro Marc Marquez supera tutti e va in testa. Alle sue spalle Bagnaia e Bastianini. A metà gara la situazione è mutata: Martin fa un doppio pit stop (grave errore di strategia perché la pioggia cessa) e finisce doppiato. Ultimi 5 giri: sempre in testa Marquez tallonato da Bagnaia e Bastianini. Pecco non azzarda vista la situazione. Marc Marquez va in fuga, è scatenato. Imprendibile.
E vince con oltre 3” su Pecco, terzo Bastianini a 5”428. Bagnaia al settimo cielo: ha recuperato 19 punti su Martin (15esimo). Quarto Binder, quinto Bezzecchi. A seguire A.Marquez (6), Quartararo (7),Miller(8), Di Giannantonio (9), E.Espargaro (10), Oliveira (11), Zarco (12), Nakagami (13), Bradl (14), Martin (15), Vinales (16), Acosta (17), R.Fernandez (18), Rins (19), A.Espargaro (20), Morbidelli (21).
Martin punti 312, Bagnaia 305, M.Marquez 259, Bastianini 250, Binder 161, Acosta 152,Vinales 139, A.Espargaro 119, A.Marquez 114, Bezzecchi 93, Morbidelli 90, Oliveira 65, Quartararo 61.
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