MotoGP Spagna, capolavoro Bagnaia. Sempre in testa, dal primo all’ultimo. Suo il Gp Spagna, quarta tappa del Motomondiale. Mai visto un Bagnaia così determinato, lucido, agonisticamente feroce, freddo, sapientemente tattico. Sorpassato da Marquez a 4 giri dalla fine, ha prontamente reagito balzando nuovamente in testa e facendo suo un duello epico,entusiasmante, d’altri tempi. Fuori per caduta Martin, Bezzecchi terzo, abbracciato dal suo boss Valentino Rossi.
Tre Ducati in prima fila. La Ducati Gresini di Marc Marquez (1), la Ducati VR46 di Bezzecchi (2)e la Pramac di Martin. La Ducati ufficiale soltanto in terza fila:Bagnaia (7) e Bastianini (9); tra loro la Pramac di Morbidelli (8). Bilancio delle Rosse esaltante: 8 Ducati tra le prime 9. Dominio tricolore assoluto.
Seconda fila con Binder (4), Di Gianantonio (5), A. Marquez (6). Le Aprilia in quarta fila con Vinales (11) e Espargaro (12), preceduti da Acosta (10). Quinta fila con Zarco (13), Oliveira (14), Miller (15). Sesta fila: Pedrosa (16), R. Fernandez (17), A. Fernandez (18). Ultime 3 file: Bradl (19), Mir (20), Salvadori (21), Marini (22), Quartararo (23), Nakagami (24), Ris (25). La Sprint di sabato è stata vinta da Martin davanti a Acosta e Pedrosa. Sprint caotica: sono caduti in 15 sull’asfalto umido e M. Marquez per due giri ha sognato un trionfo che gli manca da Misano 2021.
La quarta tappa del Motomondiale si è disputata all’autodromo di Jerez de la Fontera, nelle vicinanze di Cadice, in Andalusia. In un clima solenne: una orchestra ad archi, una banda di ottoni per gli inni; aerei in cielo come le nostre Frecce tricolori, folla record. Il circuito è intitolato alla memoria di Angel Nieto (13 Mondiali vinti), annoverato tra i più forti piloti di tutti i tempi. Nieto, spagnolo, e’ scomparso il 3 agosto 2017, vittima di un incidente stradale a Ibiza avvenuto una settimana prima; stava guidando un quad. La pista a lui dedicata è lunga 4.423 metri con 13 curve ed è conosciuta molto bene dalle varie scuderie che qui, grazie al clima, organizzano anche gli allenamenti fuori stagione fin dal 1987, l’anno del primo Motomondiale in Spagna.
Partenza corretta alle 14.02. Bagnaia passa davanti a tutti con sorpassi capolavoro poi cede il comando a Jorge Martin. Alle spalle di Pecco M.Marquez e Bezzecchi. Martin e Bagnaia proseguono per dieci giri. Poi il patatrac: cadono Zarco ed Espargaro. Qui du il colpo di scena cade Martin e Bagnaia resta solo in testa incalzato da Marquez e Bezzecchi. Dieci giri alla fine: è bagarre. Si infiamma il pubblico, tutto per il beniamino Marquez che cerca di agganciare Pecco. Ultimi cinque giri, solo un decimo tra i due. Sorpasso mozzafiato di Marquez. Tribune in delirio. Bagnaia torna in testa a tre giri dalla fine. I duellanti sono separati da 50 metri. Bagnaia resiste e vince. Il duello epico si conclude alle 14.43. Bezzecchi terzo. Due italiani sul podio. Tre Ducati in gloria. Mai visto un Bagnaia così: in un colpo solo, da -42 si riporta a – 17 da Martin in classifica. Bastianini e terzo a -22. Marquez e in piena lotta, sesto a -32.
POGPrimo Bagnaia, 2. Marquez (+0.372),3. Bezzecchi (+3.5). Completano la top 10: Alex Marquez, Bastianini, Binder, Di Gianantonio, Oliveira, Vinales, Acosta.
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