Motor valley in festa. La “Terra dei motori “ consegna, dopo il weekend di Misano, numeri record: 141.056 spettatori nei tre giorni della MotoGP di cui 79.424 per la sola gara di domenica. Il turismo sportivo è ormai una realtà (ed una priorità ) per una regione ferita dalla alluvione ma capace di una forte resilienza; pronuncia cioè ad “assorbire un urto senza rompersi”. L’Emilia Romagna mette in vetrina (con garbo) la sua volontà e forza di superare l’evento traumatico di maggio – 17 morti, 20 mila sfollati, 21 fiumi esondati, più di 280 frane, oltre 9 miliardi di danni – con tutta la creatività e l’energia di cui dispone. Il turismo sportivo è una di queste leve.
Una marea gialla e rossa
Il “GP di San Marino e della Riviera di Rimini “ ha sedotto migliaia di sportivi e tifosi. Ma anche artisti, campioni di altri sport, rappresentanti del governo. Ne è uscita una festa popolare impreziosita da uno show aereo con gli Harrier della Marina Militare italiana (F35B e AV-8B). Il resto lo ha offerto la pista: mezz’ora di brividi ed emozioni. E tanti applausi ; testimonianza, come dicono gli esperti, “di dialogo, relazione, reciprocità, comunità”. Valori emersi in tutta la loro ampiezza.
Due protagonisti seducenti
Ma quello che ha emozionato maggiormente è stata la prova di due fenomeni: Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi. Pecco ha conquistato il podio con una gara di lotta e sofferenza; soltanto 7 giorni prima era finito all’ospedale di Barcellona in seguito alla caduta in pista e conseguente urto che gli ha procurato lividi su tutta la gamba sinistra. Marco Bezzecchi, altro ducatista, ha gareggiato con una mano acciaccata, e senza l’incertezza del primo sorpasso a Bagnaia forse poteva insidiare addirittura Jorge Martin, il Terminetor implacabile che nel giro di 7 giorni ha riaperto il campionato. I giornali hanno scritto su Bagnaia che “ ha resistito da eroe” e che Bezzecchi “ ha compiuto una impresa con un braccio acciaccato”. Ha detto Bagnaia, a fine gara, commuovendo tutti:” Alla fine non usavo più le gambe per portare la moto, ma solo le braccia. Sono orgoglioso e soddisfatto di quello che sono riuscito a fare ma è stata durissima”. Aggiunge il giorno dopo Marco Bezzecchi:” Pecco ed io volevamo esserci a tutti i costi e ce l’abbiamo messa tutta per fare una cosa bellissima. Con lo scorrere dei giri il dolore al braccio mi è cresciuto moltissimo ma non volevo mollare”.
Ha vinto Martin con una Ducati del team Satellite ma la festa di Misano è stata tutta per loro: Bez e Pecco, i ragazzi di Valentino Rossi, entrambi sul podio: Bezzecchi con una fasciatura da pugile a difendere la mano, il polso e il braccio sinistro; Pecco sul terzo gradino del podio con una gamba color viola a causa di un ematoma grande come un lago. Una domenica indimenticabile. Una festa da record.