Napoli, Mazzarri pensa in piccolo: “Quale crisi? Mica siamo il Real”

Pubblicato il 1 Febbraio 2012 - 00:20 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI, 31 GEN – Tre giorni dopo la sconfitta di Genova, il Napoli sara' di nuovo in campo domani sera al San Paolo per la gara che vedra' gli azzurri contrapposti al Cesena.

Per il turno infrasettimanale allo stadio di Fuorigrotta non ci sara' il sold out come e' accaduto piu' volte in Champions League ma il tecnico azzurro, Walter Mazzarri, alla vigilia di un match comunque delicato per i suoi, si appella al pubblico chiedendo il sostegno del tifo per 95 minuti e scacciando le voci di crisi.

''Non vedo crisi – ha detto Mazzarri – se poi si pensava che dovessimo vincere lo scudetto e lottare su tutti i fronti come il Real o il Barcellona, allora certe affermazioni ci possono anche stare. Ma questo presupposto e' sbagliato, parlo con coerenza. A me interessa che la nostra gente non venga condizionata. Si potrebbe parlare di crisi se Real o Barca fossero al settimo posto ma non nel nostro caso''.

''Si gioca tanto – ha proseguito – non abbiamo modo di ricaricarci sia fisicamente che mentalmente. Io lavoro 24 ore, cosa che fanno anche i giocatori, ma il problema e' che per giocare le gare da Napoli devono essere al 110%. Il fatto di essere impegnati cosi' tanto influisce anche se poi ci sono squadre che sono piu' abituate al dispendio di energie. Lo hanno detto anche Pirlo e Buffon. Noi stiamo facendo una crescita importante da due anni a questa parte. Questa e' un'annata di consolidamento anche a costo di pagare qualcosa in campionato perche' facciamo una competizione importante. Tutto sommato, sono contento''.

Mazzarri, approfittando di telecamere, taccuini e microfoni si e' rivolto direttamente ai tifosi: ''Domani voglio sentire uno stadio che incita la squadra fino alla fine. Il gruppo da' sempre il massimo, voglio sostegno per 95 minuti per superare l'ennesimo scoglio difficile. Per noi l'Inter era una finale, i ragazzi hanno dato piu' di loro stessi, ventiquattro ore non sono bastate per ricaricarsi e pensare al Genoa. Abbiamo trovato una squadra che aspettava il Napoli, per loro era la gara della vita e ci hanno pressato. Ho detto ai ragazzi che so bene che non siamo macchine. Ma se vogliamo crescere e consolidarci come le grandi squadre, dobbiamo essere bravi a limitare i danni. Magari prendevamo un solo gol, soffrivamo ma poi avremmo aggiustato la partita come e' successo in altre occasioni''.

Diverse le polemiche dopo la sconfitta contro i grifoni ed al centro sempre il turn over che pero' il tecnico considera necessario. ''E' una necessita', in Champions sei costretto a portare i migliori che hai perche' i valori sono altissimi, altrimenti si rischia di fare brutte figure ed anche di uscire. Non c'e' paragone con l'Europa League, dove potevo inserire le seconde linee''. E qui si inserisce il discorso di Gargano che cosi' come accaduto ad altri suoi compagni, pur essendo in forma, domani potrebbe almeno inizialmente accomodarsi in panchina per evitare carichi eccessivi. Infine un commento sul Cesena, incontrato ed eliminato in Coppa Italia.

''Ricordiamoci la Coppa Italia: abbiamo fatto una grande fatica e domani sara' difficile, inutile nasconderci. Non conosco altra ricetta, se dagli spalti vengono incitati, i giocatori si riprendono dopo un errore. Se, invece, saranno contestati, si va a peggiorare''. Per quanto riguarda la formazione out Cannavaro per infortunio e Lavezzi per squalifica. Al loro posto spazio a Fernandez e Pandev. Per il resto tra i pali De Sanctis, in difesa a completare il reparto Campagnaro e Aronica, a centrocampo Maggio e Zuniga sulle fasce mentre al centro Inler e Dzemaili. In attacco insieme al macedone Hamsik e Cavani.