Napoli, ci pensa Cavani: Inter ko 2-0 e semifinale di Coppa Italia

NAPOLI, 25 GEN – Al Napoli basta un super Cavani per eliminare l'Inter dalla Coppa Italia ed agguantare, dopo 15 anni, la semifinale in cui affrontera' (con partite di andata e ritorno) il Siena. L'uruguaiano, ad inizio e fine del secondo tempo, realizza una doppietta e mette il sigillo su una vittoria complessivamente meritata per gli azzurri. D'altronde l'Inter, decimata da infortuni e dall'influenza, fa quello che puo'. La squadra di Ranieri e' pressoche' assente nel primo tempo. Quasi non pervenuta. E interrompe cosi' la serie d'oro di otto vittorie consecutive, tra campionato e coppa Italia. Il Napoli, almeno, e' piu' volitivo, anche se la prima parte della gara e' quasi da dimenticare.

Il ritmo della gara e' infatti blando e compassato. L'Inter, che Ranieri ha dovuto reinventare all'ultimo momento a causa delle assenze di Pazzini e Lucio, colpiti da un attacco influenzale, ricalca la partita disputata nel derby contro il Milan. I nerazzurri sono estremamente prudenti. Maicon e Chivu raramente sostengono il centrocampo con la loro consueta spinta sulle fasce laterali. Evidentemente sono troppo preoccupati di limitare le incursioni di Maggio e Zuniga ed impiegano il loro tempo principalmente e presidiare l'area di rigore. Il Napoli mantiene costantemente il predominio del gioco e la palla e' quasi sempre nella meta' campo degli avversari. Tuttavia agli azzurri manca quella aggressivita' e quell'ardore che in passato ne hanno sempre contraddistinto il gioco, soprattutto al San Paolo ed in particolar modo quando la squadra di Mazzarri si e' trovata di fronte ad un'avversaria titolata.

Il gioco dei partenopei e' un po' troppo schematico, ripetitivo, come un compitino assegnato a casa dalla maestra da svolgere con diligenza e porecisione, ma senza passione. Gli azzurri riescono a creare anche qualche occasione da gol, con Maggio, Hamsik ed Aronica, ma non si ha mai la sensazione di un loro strapotere di gioco.

Nella ripresa, pero', il tema della gara cambia radicalmente perche' il Napoli, dopo soli cinque minuti, va in vantaggio, grazie ad un rigore che Cavani prima si procura e poi trasforma. E' a questo punto che l'Inter si sveglia. Ranieri ha gia' sostituito Obi con Alvarez, la cui maggiore propensione al gioco offensivo contribuisce a spostare l'asse delle azioni nella meta' campo dei partenopei. La pressione dei nerazzurri produce subito un pericolo con Milito che reclama inutilmente un rigore (e viene ammonito) e poco dopo una chiarissima occasione con Alvarez che, servito alla perfezione da Sneijder, conclude debolmente su De Sanctis. Mazzarri a questo punto mette in campo Pandev al posto di uno spento Lavezzi, ed il Napoli scommette ormai solo sui suoi contropiedi. In un paio di tali circostanze gli azzurri falliscono buone opportunita'. A mano a mano che passa il tempo la pressione dei nerazzurri diventa quasi un assedio. Il Napoli pero' e' abile nel fiondarsi all'offensiva appena se ne offre la possibilita'. Cosi' nasce una clamorosa occasione fallita da Gargano. E cosi' nasce anche il raddoppio di Cavani, con un'azione personale, che proprio allo scadere del recupero lo consacra, ancora una volta, 're' del San Paolo.

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