NAPOLI – Napoli sognava l’impresa, la remuntada quasi impossibile. E per quarantacinque minuti quel sogno, grazie al gol di Mertens e a un gioco che ha messo in crisi il Real, è sembrato perfino realizzabile.
Invece impresa non è stata, a spazzar via la gioia del Napoli e di Napoli sono arrivati due gol di Sergio Ramos in 6′, nella ripresa, tutti e due su angolo. Vale solo per le statistiche il 3-1 merengue firmato Morata allo scadere.
Il Napoli esce a testa alta dalla Champions league, tra gli applausi e i cori del suo pubblico. La formazione di Sarri è stata capace, nell’arco dei 180 minuti di rendere vita difficile alla corazzata Real. Il San Paolo – sold out da due mesi e gremito fin dal primo pomeriggio – si è vestito a festa, con coreografie suggestive, e il coro ‘The Champions’ a metter paura anche all’armata galactica.
Serviva la partita perfetta ad Hamsik e compagni e per tutto il primo tempo partita perfetta è stata. A sorpresa Sarri sceglie la sostanza di Allan a centrocampo, mentre in avanti recupera Mertens. Zidane ritrova dal primo minuto la “BBC” mentre in difesa spazio per Pepe al fianco del capitano Sergio Ramos.
Ritmo, passione, logica: il Napoli interpreta nel migliore dei modi i primi 45′ minuti della sfida con il Real Madrid. Pressing alto, circolazione di palla veloce sono le armi micidiali messe a punto da Maurizio Sarri per dare fastidio ai ‘galacticos’. Il primo tempo è tutto di marca azzurra, con il gol del vantaggio di Mertens (24′), figlio di un’azione corale targata Insigne-Hamsik e finalizzata dal belga.
Il Real soffre, almeno nella prima frazione di gioco, asfissiato dai ritmi forsennati imposti dai partenopei, trascinati dai sessantamila del San Paolo. Insigne è imprendibile, come Mertens e Hamsik. Le qualità del Real però non sono in discussione ed i ‘blancos’ vanno a un passo dal pareggio con Cristiano Ronaldo che colpisce il palo dopo aver saltato anche Reina.
Il Napoli soffre ma non demorde e rende vita difficile a Navas. Al 39′ anche Mertens colpisce un legno, su una palla persa da Kroos. Il sogno di Napoli però si spezza a inizio ripresa con quel l’uno-due firmato dal capitan dei blancos Ramos che affonda il Napoli sfruttando il suo eterno punto debole, le palle inattive.
Il colpo che spezza le speranze azzurre sono due reti fotocopia, con un Ramos implacabile, come sempre, nei momento decisivi del Real Madrid. Lo svantaggio affievolisce la verve della formazione di Sarri che comunque prova a cercare almeno il gol del pareggio.
Non arriva; e a mo’ di beffa, allo scadere, arriva il 3-1 delle merengue: fa tutto Cristiano Ronaldo, Reina respinge e Morata – che d’estate aveva rifiutato il passaggio al Napoli dopo la sua avventura con la Juve – con un tap-in mette il suo sigillo, Il Napoli esce tra gli applausi ed il cori della sua gente.
Per cinquanta minuti ha messo alle corde i campioni del mondo e d’Europa, cinici quel tanto per punire il giovane Napoli nelle uniche sbavature in una notte che comunque rimarrà nel ricordo di una città.