Napoli sogna lo scudetto. De Laurentiis: “Ci siamo, siamo lì”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Gennaio 2013 - 09:36 OLTRE 6 MESI FA
Aurelio De Laurentiis (LaPresse)

NAPOLI – Il Napoli esulta“giustizia è fatta” è il coro unanime del mondo azzurro. Il Napoli riconquista i 2 punti di in classifica che i giudici di primo grado avevano tolto e in un sol colpo si ritrova a ridosso della Juventus in classifica (assieme alla Lazio a 42 punti) e con i due giocatori di nuovo in organico: Paolo Cannavaro e Gianluca Grava.

Tutto ruota attorno alla derubricazione di Matteo Gianello dall’articolo 7 (illecito) all’articolo 1 (correttezza e lealtà sportiva). Quanto chiedeva l’avvocato Eduardo Chiacchio durante la sua arringa: “Non c’è la prova che Gianello con il suo comportamento abbia valicato in quanto ad intenzione la sfera personale. Non lo si evince dagli atti, dal suo comportamento e neanche dagli altri soggetti coinvolti, soprattutto Grava”.

A sostegno di tale tesi, l’avvocato Malagnini per Paolo Cannavaro sottolineava come mancasse proprio il riscontro esterno alle parole dette da Gianello al poliziotto Gaetano Vittoria e che incastravano Cannavaro e Grava: “Le parole del poliziotto altro non sono che le stesse parole di Gianello. Questa si chiama prova circolare, non riscontro esterno”. E poi ancora l’avvocato del Napoli, Mattia Grassani: “Quanto riferisce Vittoria altro non è che un ‘de relato'”.

Passa dunque la tesi del Gianello “Donnie Brasco, infiltrato e cavallo di Troia”. Aveva agito da solo e comunque i calciatori non avrebbero appreso trattarsi di un adescamento. Cosa potevano denunciare Grava e Cannavaro? In sostanza la Corte affibbia tutta la responsabilità al portiere (che per questo ottiene lo sconto a 1 anno e 9 mesi), e per non far cadere nemmeno l’ultimo orpello della responsabilità oggettiva, multano comunque il Napoli con un’ammenda, anche questa scontata di 20 mila euro.

Accontentato il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, le cui parole a processo devono aver colpito i giudici: “Credo in questa giustizia anche se dopo il primo grado la mia fiducia è stata messa a dura prova”, aveva detto, chiedendo il proscioglimento del Napoli e dei giocatori, pur conservando il principio della responsabilità oggettiva: “Non vogliamo riformare con questo procedimento tale istituto, ma solo che sappiate discernere dal vero il falso. Abbiamo bisogno del contributo di tutti, e noi in quanto deferiti e condannati abbiamo bisogno di voi, vi chiediamo obiettività”.

E con i 2 punti riconquistati il Napoli è pronto a dar battaglia alla Juventus capolista. Aurelio De Laurentiis, patron azzurro, lancia la sfida ai bianconeri, ma prima pensa alla sfida dell’Artemio Franchi contro la Fiorentina: “A Firenze è una partita importante, ma dobbiamo aspettare il mese di marzo prima di poter dire se siamo una squadra che può lottare fino alla fine per il primo posto. Però intanto ci siamo, siamo lì. E in più sono contento che già contro la Fiorentina potrò rivedere riaggregati al gruppo Cannavaro e Grava e sono sicuro che anche Mazzarri lo è.”

Sui siti dei tifosi azzurri c’è tantissimo entusiasmo. Come riporta il Mattino di Napoli, si pensa allo scudetto. “E la gioia è contagiosa, come un pallone rimbalza da Napoli alla provincia e ovunque ci sia un tifoso azzurro. “Sono a Casalnuovo per il mio concerto – racconta Sal Da Vinci, reduce dal successo all’Augusteo del suo “È così che giro il mondo” – ed è letteralmente esplosa la gioia di tutti quelli che erano intorno a me. Un boato di liberazione. Conosco personalmente Paolo e Gianluca e sono contentissimo per loro, il capitano era molto giù di morale per quanto accaduto. Adesso c’è l’orgoglio di essere usciti puliti da questa vicenda”. Tra quelli che avevano provato a leggere il futuro con la forza della propria competenza professionale c’è Guido Clemente di San Luca, docente di diritto amministrativo alla Sun, che aveva anticipato la sentenza proprio in una intervista al Mattino: “Come giurista sono gratificato da quanto è stato deciso dalla Corte di Giustizia della Federcalcio. Nell’impianto accusatorio c’erano gravi lacune e questa sentenza ha rimediato a quanto deciso in primo grado. Ma come tifoso sono ancora più felice. Posso fare un’altra previsione? Il 31 marzo c’è il sorpasso alla Juventus”.”