ROMA – Italia 1990, quella degli occhi di Schillaci e della grande delusione. Quella del mondiale giocato in casa. Quella delle notti magiche. Quella dell’esplosione che non ti aspetti, Salvatore Schillaci capocannoniere del torneo con 6 gol. Voto 9 in simpatia.
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Portieri: Walter Zenga (Inter), Stefano Tacconi (Juventus), Gianluca Pagliuca (Sampdoria)
Difensori: Franco Baresi (Milan), Giuseppe Bergomi (Inter),Paolo Maldini (Milan), Luigi De Agostini (Juventus), Ciro Ferrara (Napoli), Riccardo Ferri (Inter), Pietro Vierchowod (Sampdoria)
Centrocampisti: Carlo Ancelotti (Milan), Nicola Berti (Inter), Fernando De Napoli (Napoli), Roberto Donadoni (Milan), Giuseppe Giannini (Roma), Giancarlo Marocchi (Juventus)
Attaccanti: Andrea Carnevale (Napoli), Roberto Baggio (Fiorentina), Roberto Mancini (Sampdoria), Salvatore Schillaci (Juventus), Aldo Serena (Inter), Gianluca Vialli (Sampdoria)
Commissario tecnico: Azeglio Vicini
Questi i convocati del mondiale casalingo, dove l’Italia, forse la più simpatica di sempre, arrivò terza, uscendo malamente ai rigori in semifinale contro l’Argentina. Un’Italia simpatica a tutti, fatta di giovani promesse che poco prima avevano già stupito con l’under 21.
Il cammino. L’Italia fa il suo esordio al Mondiale contro l’Austria, vincendo 1-0 con un gol di Schillaci (entrato dalla panchina e poi diventato titolarissimo) nel finale. Il girone trionfale (3 vittorie su 3) si completa con i successi contro Stati Uniti (decide Giannini) e contro la Cecoslovacchia, 2-0 con gol di Schillaci e capolavoro di Baggio. Un gol divenuto poi storico.
Agli ottavi l’Italia affronta l’Uruguay vincendo 2-0 con gol del solito Schillaci e di Serena. ai quarti ci tocca la sorpresa Eire, altra vittoria di misura, e decide il solito Schillaci, simbolo assoluto della Nazionale e del popolo calcistico italiano. Gli occhi espressivi e sempre lucidi dello scugnizzo di Palermo divennero il simbolo di un intero paese che già pregustava il quarto trionfo mondiale.
Purtroppo però come spesso accade all’Italia, sul più bello il sogno si frantuma. In semifinale infatti ci tocca l’Argentina di Maradona, ironia della sorte la gara si gioca al San Paolo, dove Maradona viene accolto come un idolo, e non poteva essere diversamente. L’Italia gioca e passa in vantaggio, ancora Schillaci, poi un errore di Zenga, fin qui perfetto con 0 gol subiti, permette il pareggio dell’Argentina con Caniggia, centravanti dell’Atalanta. Finisce 1-1 e si va ai rigori, sbagliano Serena e Donadoni.
L’Italia abbandona il sogno di un Mondiale che avremmo dovuto vincere noi. Magra consolazione il terzo posto ottenuto nella finalina contro l’Inghilterra. Alla fine trionferà la Germania. I tedeschi, rivali storici, che festeggiano in casa nostra. Fa male è vero, ricambieremo il favore 16 anni dopo.
I più simpatici.
Salvatore Schillaci, voto 10. E’ lui il simbolo della Nazionale, capace di unire tutti a suon di gol. Pochi giocatori della Nazionale hanno riscosso la simpatia assoluta di tutto il popolo azzurro.
Roberto Baggio, voto 8. Il futuro “divin codino” è al suo primo Mondiale. Gioca, segna, incanta e fa sognare. Un campione assoluto, simbolo di 10 anni di Nazionale e calcio italiano.
Azeglio Vicini, voto 7. Arrivato da ct dell’Under 21 fece subito bene con la Nazionale, prima all’Europeo dell’88 uscendo in semifinale, poi proprio ai mondiali del 90. Lasciò ad Arrigo Sacchi nel 1991.
Il più antipatico.
E’ difficile trovare degli antipatici, anche solo uno, in una Nazionale (l’unica) tanto simpatica. L’unico nome forse è quello di Walter Zenga, al quale però diamo un 6 meno. Perfetto per tutto il mondiale verrà purtroppo ricordato per la sua uscita a vuoto contro l’Argentina, che alla fine del torneo risulterà decisiva e che ancora oggi spesso viene ricordata al portierone azzurro.
E tu che voto gli dai?
Tutti i gol dell’Italia:
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