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Nazionale e Commissario: niente accordo. Tutto rinviato ad agosto

di Gianluca Pace |30 Giugno 2014 15:57

ROMA – Il nuovo presidente della Figc sarà nominato il prossimo 11 agosto (a settembre inizieranno le qualificazioni al prossimo Europeo) e sarà lui a scegliere il nuovo allenatore dell’Italia. 

Queste le prime indiscrezioni uscite dal consiglio federale che si è tenuto oggi, lunedì 30 giugno, a Roma.

Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, è il nome più accreditato a raccogliere l’eredità del dimissionario Abete.

“Oggi – ha detto Tavecchio al suo ingresso in via Allegri, dove si sta svolgendo una riunione preliminare tra componenti – aspettiamo le dichiarazioni di Abete al quale chiederò di recedere dalla sua decisione. L’agonismo può anche non essere sempre positivo, ma Abete è un presidente che ha dato molto alla federazione. Le sue dimissioni irrevocabili? È quello che voglio sentire da lui”.

“Il governo del calcio italiano va rifondato: spazio a quarantenni preparati. Non è solo un problema di persone, ma anche di regole per cambiare una governance litigiosa e senza visione” ha detto invece Barbara Berlusconi.

“Il governo del calcio italiano va rifondato. Non è solo un problema di persone, ma anche di regole. Questa – ha sottolineato l’ad del Milan – è una governance litigiosa, bloccata dai veti reciproci, che non funziona, che non ha visione, che non programma e che non ha a cuore la promozione del calcio italiano nel mondo. Più incline a trovare un compromesso tra tanti che ad operare scelte utili per il futuro del calcio italiano. Un governo del calcio che impiega gran parte del proprio tempo a discutere e dividersi mentre gli altri paesi conquistano, con i loro campionati, sempre nuove quote di mercato in Asia e in medio oriente”.

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