Novak Djokovic ha vinto a 36 anni, ha vinto finale del Roland Garros battendo il norvegese Ruud in tre set (7-6, 6-3, 7-5.) Il serbo ha così centrato il record di Slam (23), superando Nadal (22) e Federer (20).
Da domani torna numero 1 del mondo. La prima volta è stata il 4 luglio 2011 ed è rimasto in testa 122 settimane. Poi ha completato la serie in vari momenti totalizzando il record di 387 settimane. Fenomeno.
UNA GARA A SENSO UNICO
Primo set combattuto e incerto. Alla fine ha prevalso il mestiere di Nole che si è imposto 7-6 dopo 83 minuti. Rudd è partito bene ma sul più bello ha commesso errori fatali. Il secondo set è durato la metà rispetto al primo. Solo 43 minuti in cui Rudd ha salvato anche 2 set point. Ma il serbo in una felice giornata ha concluso agevolmente 6-3.
Il terzo set ha visto il primo game a favore del norvegese. Poi è salito in cattedra Djokovic, martellando con efficacia. Ma il norvegese non si è lasciato intimorire andando addirittura in vantaggio (2-1). Comunque il serbo ha continuato a tenere sotto controllo il match scivolando verso le tre ore di gioco senza (apparenti) affanni.
Ruud dal canto suo alterna buoni colpi a fatali distrazioni. Comunque dopo 27’ il terzo set viaggia in parità (3-3). Che diventa un 4-3, quasi a sorpresa, a favore del norvegese. Beccato dal pubblico,Djokovic non perde la concentrazione (4-4. Ma Ruud trova la forza di replicare; la sua tenacia è lodevole. Scavalcata la terza ora di gioco ed è 5-5. Set indecifrabile, Djokovic fa otto punti di fila e riprende il suo passo. Ribalta il ritmo. E va a vincere 7-5 in 51’. E alle 18.28 di una domenica 11 giugno memorabile entra nella storia
NOLE DJOKOVIC, UNA LEGGENDA A 36 ANNI
All’appuntamento finale di Parigi Djokovic è arrivato in carrozza affacciandosi al balcone della leggenda con la 34 esima finale Slam della carriera. Il serbo ha conquistato la finale riuscendo ad annientare, anche fisicamente, il talentuoso spagnolo Alcaraz proprio nel giorno in cui Carlos avrebbe potuto strappargli il testimone della storia . Partita comunque pesantissima che inevitabilmente ha lasciato delle scorie.
Il norvegese Casper Ruud ha avuto un percorso Zdi avvicinamento alla finale diverso; “ha regalato pochissimo durante il torneo”(copyright Federica Cocchi). Giusto. Ha regolato in tre set (semifinale) il tedesco Zverev e Rune ai quarti ed ha sempre tenuto un profilo basso. È il primo tennista norvegese ad aver raggiunto tale livello. Sfidare Djokovic in una finale al Roland Garros basta a dare spessore al suo palmares comunque tutt’altro che arido; ha conquistato la prima finale ATP nel 2019 e il primo titolo Atp l’anno dopo. Cinque titoli nel 2021, finalista proprio a Parigi nel 2022.