Olimpiadi di Tokyo. Nuovi fenomeni crescono. Sulla scia dei vari Bolt, Alì, Zatopek e la sua celebre tripletta d’oro mai più riuscita a nessuno (5.000, 10.000, maratona). Senza dimenticare le donne. La romena Comaneci, ginnasta mitica; nei Giochi del 1976 e del 1980 ha collezionato 9 podi con 5 medaglie d’oro , 3 d’argento ed una di bronzo. Ha vinto il primo oro a 14 anni.
Abbiamo scelto i dieci fenomeni del momento. Sotto i fari di Tokyo, dunque del mondo intero. Sono imperdibili, autentici fenomeni. Profumano già di mito. Eccoli.
TEDDY RINER ( judo) – Per i francesi è già un mito. Nelle ultime tre Olimpiadi è sempre andato sul podio. Vanta un peso forma di 135 kg. A Tokyo è più famoso di John Lennon. Lo vedremo a fine mese. Punta ad eguagliare i tre ori olimpici del giapponese Nomura.
SIMONE BILES ( ginnastica ) – Americana, 24 anni, è alla caccia di 6 podi. Il 2 agosto si esibirà nel corpo libero. Vola. Ai bimbi di tutto il mondo ricorda certi cartoni animati. Un consiglio: se potete seguitela anche al volteggio e alla trave. Sennò c’è sempre YouTube.
La stangona alle Olimpiadi
KATIE LEDECKY ( nuoto ) – È una stangona di Washington. Ha già collezionato cinque ori ed un argento ai Giochi. E 15 Mondiali. È primatista mondiale dei 400, 800, 1.500. Ha frantumato record dai 50 ai 1.500 stile libero. È già una leggenda. Il 31 luglio se la vedrà con la nostra Quadarella.
SKY BROWN ( skate ) – È la più giovane skateboard e professionista del mondo. Ha solo 13 anni. Icona dello skate, è un fenomeno mediatico. È nata in Giappone ma gareggia per la Gran Bretagna, il paese del papà. È testimonial del colosso Nike. Sarà in finale il 4 agosto.
LUKA DONCIC ( basket ) – Sloveno di Lubiana, è stato una stella del Real Madrid, ora in NBA a Dallas dove gioca da tre stagioni. È considerato il più grande talento emergente della pallacanestro europea e mondiale. Il 7 agosto è in programma la finale. Ci sarà?
NOVAK DJOKOVIC ( tennis ) – A 34 anni è il numero uno . Fenomeno lo è da tempo. È in un momento magico dopo Australian open, Roland Garros e Wimbledon. Punta a vincere un quarto torneo nella stessa stagione come hanno saputo fare i leggendari Don Budge nel 1938 e Rod Lover meo 1962 e 1969. Vedremo. La finale si gioca l’uno agosto.
CAELEB DRESSEL ( nuoto ) – Stile libero e farfalla sono il suo pane: 2 ori a Rio e 13 ai Mondiali. È l’ultimo fenomeno Usa. Va alla caccia di sette ori olimpici. Ricorda Mark Spitz ( sette ori a Monaco ‘72 ), Matt Biondi ( cinque ori, un argento e un bronzo a Seul 1988) e l’inarrivabile Michael Phelps che in quattro edizioni – da Atene a Rio – ha vinto 28 medaglie; l’apoteosi a Pechino dove ha dominato tutte otto le gare a cui ha partecipato. Dressel è sulla stessa strada.
Carapaz ha già vinto l’oro alle Olimpiadi di Tokyo
RICHARD CARAPAZ ( ciclismo ) – Ha vinto l’oro olimpico nella prova in linea sul duro tracciato di Tokyo staccando tutti a 6 km dal traguardo. Sul podio Van Aert ( argento ) e Pogacar ( bronzo ). Carapaz, vincitore del Giro d’Italia 2019, ha dato al suo Ecuador il secondo oro di sempre nella storia olimpica.
KARSTEN WARHOLME ( atletica ) – Il norvegese è il re degli ostacoli ( detiene il record mondiale dei 400 ostacoli con il tempo di 46”70 ). Un record che resisteva da 29 anni e apparteneva allo statunitense Kevin Young. È stato pure un eccellente decatleta. Seguitelo il 3 agosto. C’è la finale.
ARMAND DUPLANTIS ( salto con l’asta ) – Svedese, 21 anni, detiene il record mondiale della specialità. Un 6.18 conquistato un anno fa a Glasgow. Figlio dell’astista statunitense Greg DUPLANTIS ( ma la mamma è svedese ) conserva la doppia nazionalità. Il 3 agosto lo vedremo volare.