Olimpiadi, portabandiera, tormentone d’aprile: sarà Jannik Sinner il portabandiera alle Olimpiadi di Parigi? Lo propongono in tanti. Frena invece, almeno per ora, il presidente del CONI Giovanni Malagò. Un tormentone che rischia di non tutelare (o peggio) un campione di valore assoluto. Troppe pressioni inutili, soprattutto in salsa nazional-popolare. Sinner parteciperà al torneo a 5 cerchi e tutto è ancora campato in aria. Resta l’entusiasmo contagioso della Sinner-mania. È partita la caccia al ruolo prestigioso del portabandiera.
Tre in particolare: Tamberi, Paltrinieri, Jacobs. Il velocista azzurro 3 anni fa a Tokyo ci ha regalato una gioia che mai nessun italiano avrebbe mai osato pensare di poter vivere. C’è poi il fenomeno Tamberi che si è preso l’oro del salto in alto 5 anni dopo Rio. Infine Gregorio Paltrinieri che da 15 anni colleziona vittorie olimpiche e mondiali. La decisione sarà presa il 22 aprile dopo la Giunta CONI e il Consiglio Nazionale. Promessa del presidente del CONI.
Benché brilli di prudenza, il presidente del CONI ha dichiarato venerdi 5 aprile alla Gazzetta dello Sport:” Jannik portabandiera? Vedremo. Il 22 aprile sapremo tutto. Certo siamo orgogliosi di Jannik, è diventato un simbolo dello sport azzurro”.
Voci di corridoio fanno pensare che per portabandiera saranno scelti un uomo e una donna. Non vanno dimenticati gli ori femminili di Antonella Palmisano, nella 20km. di marcia, e di Caterina Banti nella vela classe Nacra17.
C’è poi la questione “cerimonia di chiusura” tirata in ballo proprio dal presidente Malagò. Tre anni fa è stato scelto l’eroe dei 100 e della 4×100 Marcel Jacobs; a Rio 2016 è stato il turno di Daniele Lupo per lo storico argento del Beach Volley conquistato con Paolo Nicolai. Chi sarà scelto a Parigi?
L’ex tennista Paolo Cané, medaglia olimpica (bronzo) ai Giochi quando aveva solo 19 anni, oggi commentatore tv, parla chiaro: ”Da qualche mese a questa parte se pensi a uno sportivo italiano chi ti viene in mente? Jannik. E bravo, educato, quasi il figlio che tutti vorrebbero avere. Dice cose semplici che, se fosse 400 del ranking mondiale, quasi tutti lo prenderebbero in giro. E poi Sinner ha uno stile di vita bello che ho iniziato a seguire pure io, e a 59 anni mi sento meglio. Mi sono liberato dai social e mi dedico più al lavoro, come Jannik. Sinner è oggi un esempio splendido per i ragazzi simbolo di risultati che arrivano dopo tanti sacrifici, lunghi anche anni”. È il caso di ricordare che Jannik Sinner, 22 anni, ha conquistato 13 tornei ATP e ha vinto la Coppa Davis 2023.
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