Padova Calcio: la città celebra i suoi campioni

Pubblicato il 14 Giugno 2011 - 09:16 OLTRE 6 MESI FA

– PADOVA, 13 GIU – E' un risveglio dall'incubo – la
promozione in A sfumato all'ultimo – quasi dolce quello del
Padova. Dopo lo 0-2 subito a Novara, che ha regalato la massima
serie ai piemontesi, la squadra biancoscudata ha scoperto di
essere entrata come non mai nel cuore della citta' e dei tifosi.
Gli uomini di Dal Canto e la dirigenza patavina vengono
celebrati comunque come campioni. ''Padova, Grazie lo stesso'',
titolavano i quotidiani locali, dopo la delusione del 'Piola'.
Uno strascico polemico in verita' c'e' pero': riguarda il
direttore sportivo Rino Foschi, che sbatte la porta e se ne va,
''per colpa – accusa – della vice presidente Barbara Carron e di
un quotidiano locale che mi ha sparato contro articoli ignobili
per lunghe settimane''. Sembra pero' una partita personale
quella di Foschi, che accusa Carron di aver 'soffiato' al
quotidiano le informazioni che lui ritenute ''diffamatorie''.
In ogni caso la straordinaria cavalcata in classifica – dalla
quasi retrocessione a febbraio, alla finale conquistata a suon
di vittorie – lascia un segno nel Padova, che dovra' pensare
alla prossima stagione in B da protagonista. Anche se fara' a
meno del suo pezzo piu' pregiato: Stephan El Shaarawy, il baby
bomber delle meraviglie ha disputato ieri a Novara i suoi ultimi
16' da biancoscudato, sostituito – non senza polemiche – dopo
l'espulsione di Cesar che ha aperto le porte alla sconfitta
padovana. Tornera' al Genoa, com'era gia' scritto, e finira' in
qualche grande squadra.
Uno spiraglio per la A potrebbe lasciarlo aperto al Padova lo
scandalo calcioscommesse, in caso di penalizzazioni per Atalanta
o Siena. Ma i tifosi biancoscudati per adesso non ci pensano. Il
primo ad escluderlo e' stato il tecnico Dal Canto (certa la sua
permanenza in panchina) che la promozione voleva conquistarla
sul campo. Anche il presidente Marcello Cestaro e' chiaro: ''Non
ho mai pensato al ripescaggio – spiega -, non e' possibile che
una societa' perda la faccia per colpa di un giocatore o di un
tesserato, non ha davvero senso. Non so cosa sperare, vedremo.
L'anno prossimo? Questa e' gia' una squadra da serie A, dovremo
soltanto migliorarla''.
Svanisce il sogno della A, ma dopo due mesi di emozioni e
grandi risultati domani sera sara' festa lo stesso in Piazzetta
Pedrocchi, dove alle 21.30 i giocatori del Padova, il patron
Cestaro e i dirigenti biancoscudati saluteranno i tifosi. Con
una promessa: di riprovare a tornare in A dall'anno prossimo.
.