Palermo: Pinilla lancia i rosanero dopo 4 ko consecutivi

Pubblicato il 8 Novembre 2010 - 09:51 OLTRE 6 MESI FA

Il Palermo torna alla vittoria

Il Palermo spezza lo sventurato incantesimo di 4 sconfitte consecutive, fra campionato ed Europa League, ritrovando la strada della vittoria. Basta un gol di Pinilla per concretizzare una superiorita’ netta quanto sterile, comunque assolutamente indiscutibile. Il cileno firma il suo quarto centro in campionato da quando e’ arrivato in Sicilia, regalando la seconda vittoria casalinga ai rosanero.

La manovra del Palermo ha risentito non poco del periodo di crisi, e’ mancata l’abituale fluidita’, la paura di vincere ha spesso avuto il sopravvento sulla voglia di non deludere ulteriormente i tifosi. Non e’ cha siano mancate le opportunita’, al Palermo, semmai il cinismo. Ecco perche’ ne e’ scaturita una vittoria da lacrime e sangue, sofferta e piena di insidie. Di certo, il Palermo non e’ stato trascinato dalla Dea bendata, altrimenti non avrebbe colpito due pali nel primo tempo e trovato un Eduardo mai cosi’ abile sulla propria strada.

I soliti fischi all’indirizzo di Luca Toni, che ancora in molti accusano di alto tradimento alla maglia rosanero (nonostante la smentita di Zamparini, che ha attribuito fino a ieri l’addio dell’attaccante al Palermo ad un errore di scelta dell’allora ds Foschi), dopo il suo passaggio alla Fiorentina nell’estate 2005 e 50 gol in Sicilia, introducono un posticipo che si preannuncia interessante. Qualcuno attendeva Miccoli dall’inizio e rimane deluso, c’e’ invece Pastore e c’e’ Pinilla, vera spina nel fianco della difesa – non proprio impeccabile – del Genoa. L’argentino ispira, il cileno e’ una bocca di fuoco pronta ad esplodere: colpisce due pali (al 12′, complice una deviazione di Eduardo, ed al 24′ di testa), impegna il portiere rossoblu’, che lo stoppa in area con un’uscita spericolata ed azzardata, su un delizioso suggerimento di Pastore. Il Palermo domina i primi 45′, meritandosi il vantaggio, che non vuole arrivare e si materializza solo a 3′ (recupero escluso) dal riposo, sempre grazie al duo Pastore-Pinilla, con la gentile partecipazione di Balzaretti, che avvia l’azione. Prima, pero’, Toni ricorda a tutti di essere ancora un bomber implacabile, o comunque un elemento da tenere a debita distanza dalla porta, non solo con i fischi: al 19′ conclude di poco fuori, facendo rabbrividire i propri instancabili detrattori, al 29′ ed al 34′ costringe Sirigu ad un doppio, difficile intervento in tuffo per evitare la peggio.

Chissa’ cosa darebbe per mandare il pallone in fondo al sacco, l’ex re del Barbera, che l’arcigno Munoz trasforma in un gigante d’argilla. Nella ripresa Gasperini inserisce immediatamente Veloso e mischia un po’ le carte dalla cintola in su. Rossi c’impiega poco a capire che e’ arrivato il momento di coprirsi: la ‘sua’ difesa viaggia alla media di due gol al passivo a partita e questa volta, viste le difficolta’ di finalizzazione, non pensa minimamente di poter segnare un gol piu’ degli altri, dunque inserisce Goian.

Il Palermo prova in un paio di occasioni, al 3′ con Nocerino (il portiere fa buona guardia) ed 17′ con Pastore (ancora bravo Eduardo in uscita), a chiudere i conti. Poi, il Genoa cerca di spostare il proprio baricentro, ma trova una difesa stranamente insuperabile, nel cuore della quale giganteggia Munoz. Veloso potrebbe pareggiare, ma Sirigu gli dice di no ed alla fine a far festa e’ solo il Palermo.