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Partita la Champions con 5 squadre italiane: a punti tutte fuorché il Milan, martedi 10 ottobre si ricomincia

Partita la Champions League con una tre giorni ricca di emozioni e sorprese. La nuova formula piace e convince. Le cinque italiane in gara? Sono andate tutte a punti fuorché il Milan. Vediamo.

JUVENTUS – Buona la prima. Battuto martedì il quotato PSV 3-1. Il match sarà ricordato per il gran gol di Yildiz, 19  anni, tedesco naturalizzato turco, cresciuto nel Bayern Monaco, una seconda punta che sa disimpegnarsi bene anche da esterno di fascia. Ha segnato alla Del Piero (destro a giro nel “sette”). Una meraviglia.

MILAN – Una figuraccia. Sconfitto a San Siro dal Liverpool (1-3), è uscito dal Meazza tra i fischi. Dopo il gol di Pulisic al terzo minuto è andato in bambola subendo i primi due gol in area piccola, trafitto dalle prevedibili incornate di due difensori: Konatè e van Dijk. Il tutto in 41’. Due soli tiri in porta in 90’. Troppo poco. E nella seconda giornata dovrà affrontare in trasferta il Leverkusen.

Partita la Champions con 5 squadre italiane: a punti tutte fuorché il Milan, martedi 10 ottobre si ricomincia (foto ANSA) – Blitz quotidiano

BOLOGNA – Dopo 60 anni ha ritrovato la Champions impattando con lo Shakhtar. Sprecate 2 occasioni da gol (Castro e Fabian). Per fortuna che il portiere Skorupski ha parato un rigore, risultando il migliore in campo.

INTER – Altro 0-0 in casa del Manchester City di Pep Guardiola. Inzaghi comunque ha fatto tremare le stelle inglesi. È stato il primo pari in terra inglese. Ancora una volta Barella è risultato il migliore in campo. Ecco perché Guardiola lo voleva.

ATALANTA – Bella Dea contro l’Arsenal. Pareggio (0-0) e tanti rimpianti. Retegui ha sbagliato un rigore e la successiva ribattuta di testa. Peccato. Comunque la squadra di Gasperini è riuscita a spaventare l’Arsenal. Non a caso il portiere Raya ha respinto il rigore risultando il migliore dei suoi. Stadio bombato per il debutto in Champions. Ottimista il tecnico: ”Da questo pari usciamo migliori. Sono soddisfatto per la fase difensiva”.

Published by
Enrico Pirondini