Il fatto si è verificato al termine dell’incontro Novara-Pavia del campionato allievi nazionali, conclusosi con la vittoria dei piemontesi per 6-1. Nel comunicato diffuso dal giudice sportivo si legge che al termine dell’incontro Iuliano “entrava nello spogliatoio dell’arbitro e lo insultava e minacciava di morte ripetutamente, accusandolo di aver proferito frasi razziste nei confronti di un proprio giocatore e lo spingeva, facendolo arretrare di alcuni passi, per poi essere allontanato a fatica dall’intervento di alcuni dirigenti”.
Il Pavia ha già annunciato ricorso contro la maxi-squalifica. Iuliano a fine gara aveva trovato un suo giocatore, il centrocampista Cristian Comi (padre italiano e mamma cubana), con il morale a terra. Il ragazzo ha raccontato all’allenatore di essere stato insultato dall’arbitro durante la partita con una frase razzista, dopo aver chiesto chiarimenti per un fallo non fischiato. Per questa ragione Iuliano si è poi recato nello spogliatoio del direttore di gara, dove è avvenuto il confronto dai toni piuttosto accesi. L’ex difensore della Juventus ha smentito di aver minacciato l’arbitro. Non è escluso che, a questo punto, la vicenda possa anche approdare nelle aule dei tribunali.