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Peppino Baldassarre, Daspo al giornalista sportivo: offese vittime di Lampedusa

di Daniela Lauria |17 Ottobre 2013 19:52

Peppino Baldassarre disse: “Se i migranti fossero rimasti a casa, sarebbero ancora vivi”

FOGGIA – “Fossero rimasti a casa sarebbero ancora vivi”, con tale sfoggio di insensibilità, Peppino Baldassare, giornalista di FoggiaToday, aveva liberamente espresso la sua opinione nel corso del minuto di raccoglimento della partita Foggia-Martina in memoria delle vittime di Lampedusa. E per questo motivo si è beccato il Daspo, ovvero il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, per cinque anni. Una punizione esemplare per uno che di mestiere fa il giornalista sportivo e negli stadi ci lavora.

Baldassare ha tentato invano di giustificarsi, affermando di aver fatto una battuta ispirata al fu Massimo Catalano, filosofo divenuto famoso grazie al programma di Renzo Arbore, Quelli della notte, che si caratterizzava per dire ovvietà assolute. Niente da fare, la battuta era già diventata un caso e il gruppo consiliare di Sel  aveva invitato l’Ordine dei Giornalisti pugliese per indagare o nel caso sanzionare Baldassare.

Nell’ordine hanno espresso la propria indignazione: Natalie Labia, vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti della Puglia, oltre che Assostampa ed Ussi Puglia che, in una nota congiunta, hanno bollato le esternazioni di Baldassarre come “qualunquistica spudoratezza”.

L’Ordine dei giornalisti ha infine segnalato l’accaduto al Consiglio di disciplina territoriale per verificare se Baldassarre avesse violato le regole deontologiche. Il provvedimento di Daspo, firmato dal Questore di Foggia e già operativo, con obbligo di firma, è stato trasmesso come da prassi all’autorità giudiziaria che dovrà esprimersi entro 48 ore. Infine toccherà alla Procura convalidare o meno la misura.

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