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Perizia: “Piermario Morosini morì per una cardiomiopatia aritmiogena”

di Alessandro Avico |2 Luglio 2012 18:09

Piermario Morosini trasportato in barella dopo l'arresto cardiaco (LaPresse)

PESCARA, 2 LUG – Il calciatore Piermario Morosini è morto per una cardiomiopatia aritmiogena: è questo la conclusione della perizia chiesta dalla Procura di Pescara in seguito al decesso del giocatore lo scorso 14 aprile durante il match di serie B Pescara-Livorno. Una conclusione che sembra allontanare il sospetto che sia stato decisivo un presunto ritardo nei soccorsi, causato da un’auto della polizia municipale che un vigile aveva lasciato parcheggiata in modo tale da bloccare l’ambulanza dello stadio Adriatico.

La cardiomiopatia aritmiogena è infatti una malattia di probabile origine genetica che produce aritmie ventricolari. Una malattia che è considerata la causa più frequente di arresto cardiaco negli sportivi di alto livello: anche il calciatore del Siviglia Antonio Puerta, morto nell’agosto del 2007, è morto a causa di questa malattia ereditaria.

Nelle 250 pagine della relazione scritta dal professor Cristian D’Ovidio, incaricato dalla procura di Pescara di far luce sulla tragica morte del calciatore, gli effetti della malformazione nel cuore di Morosini erano in fase iniziale.

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