Pista da bob in costruzione a Cortina: costi elevatissimi, espropriato e smantellato un parco privato, alberi abbattuti, associazioni ambientaliste sulle barricate. Anche il Comitato olimpico si era opposto alla nuova struttura. Niente da fare. La pista si farà. Già avviati i lavori, affidati alla ditta Pizzarotti di Parma . Cantiere aperto lo scorso 19 febbraio.
Si va avanti, in tempo stringe. Il progetto prevede 625 giorni di cantiere per la realizzazione di un tracciato di 1.650 metri da concludersi entro marzo 2025, in tempo per iniziarne il collaudo. Il disegno della pista risale al 2019 e la sua costruzione è stata fortemente voluta dal ministro Salvini e dal governatore veneto Zaia.
Quest’ultimo ha organizzato una conferenza stampa per dire che “la pista da bob darà una sostenibilità visiva ad un versante della montagna”. Furiosi e sarcastici gli ambientalisti:”Il parco, ripulito da quegli ingombranti larici, diventerà una bellezza?”.
COSTI GIÀ ALLE STELLE
Inizialmente si parlava di 81 milioni, ora siamo già oltre i 100. Il sindaco di Innsbruck (80 km. da Cortina) si è offerto di affittare la sua pista da bob ,ma gli hanno risposto picche. Per allontanare lo spettro degli sprechi di Torino 2006, le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 sono state decorate dagli organizzatori con la medaglia della sostenibilità.
Rispondono gli ambientalisti con una loro indagine secondo cui i larici da tagliare saranno ben più dei 600 preventivati, ma addirittura quasi 2.000. Il taglio del lariceto ha oltretutto una incidenza emotiva sugli abitanti del territorio. L’abbattimento degli alberi influenza gli umori, gli stati d’animo e la qualità della vita delle persone.
Il lariceto dove l’impianto verrà inserito è diventato il simbolo di una dilagante indignazione. I video degli alberi che cadono al suolo stanno facendo il giro del web insieme alle immagini del violoncellista Mario Brunello che è venuto a Cortina per accarezzare con le note il legno reciso.
ODDO TORELLI: DISASTRO ANNUNCIATO
Nel dibattito nazionale si è inserito l’architetto Oddo Torelli, 74 anni, ex militante Pci. Il noto professionista, ex presidente di Orion- cooperativa di Cavriago (RE), 239 soci, 421 dipendenti – è andato giù duro.
“La pista da Bob è un disastro annunciato. Cortina spenderà 82 milioni. Una follia. Si spenderebbe la metà per ripristinare la nostra pista a Cesana in Piemonte. È il caso di ricordare che Orion ha realizzato a Torino una pista che è costata 110 milioni. Ed era il 2006. Oggi con 34 milioni di euro (studio Torelli) il tracciato torinese sarebbe recuperato”.
Aggiunge l’architetto:” Io ho dato parere contrario alla costruzione di una nuova pista e lo stesso Comitato Olimpico Internazionale ha bocciato due progetti. Chiara la direttiva: non servono nuove piste, bisogna usare le piste esistenti e funzionanti. Eppure si va avanti con Cortina”.
Domanda d’obbligo: perché? Risponde Torelli: ”Perché si è intromessa la politica, le voglie dei presidenti delle due regioni (Lombardia e Veneto) e della Lega Nazionale. Ma una Olimpiade non può essere la celebrazione di un governo locale. Quindi sono cominciate le dispute con il Cio, che è severissimo e, va ricordato, è il proprietario delle Olimpiadi “.
Torelli scarta anche l’ipotesi di andare a Saint Moritz perché sarebbe l’ennesimo extra budget visto l’onore che comporterebbe affittare gli impianti svizzeri. In più la perdita di tutte le ricadute locali. Infine: ”Se è vero che il bob di Cortina è già cronaca di un disastro annunciato, allora nelle prossime settimane bisognerebbe valutare realisticamente le chances che offre l’esistenza di un bob tutto italiano che non aspetta altro che essere usato.”
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