Platini: “No alla Tessera del Tifoso”

Pubblicato il 30 Maggio 2010 - 11:49 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente Uefa Platini

Bocciata la tessera del tifoso. Così come l’eccessiva importanza che si dà ai tecnici nel calcio. A Torino per i 25 anni della tragedia dell’Heysel, il presidente dell’Uefa Michel Platini, in interviste alla Stampa, al Giornale e a Repubblica, parla del calcio italiano e dell’assegnazione degli Europei ai francesi: “Quando la Francia ha rifiutato la vostra proposta di fifty-fifty – dice – sarebbe stato più opportuno ritirarsi. Forse”.

In ogni caso “non è obbligatorio” aspettare un Mondiale o un Europeo, per mettere a posto le strutture, “ci si può muovere anche prima”. E gli stadi italiani “sono vecchi”. Il problema dei violenti, poi, “é soprattutto di giustizia e polizia. Li conoscete gli imbecilli? Allora cacciateli dagli stadi”. La tessera del tifoso “personalmente – dice – non mi piace. L’Uefa non fa schedature”. E il tifo vero è quello che si è visto nella finale di Champions giocata di sabato, tra Inter e Madrid: “Una festa, con le famiglie, i bambini in tribuna. E’ stato un grande successo, un piccolo calo del 4-6% di share in Europa, ma un boom nelle Americhe e in Asia, il 50% in più”.

Gli allenatori, comunque, “sono troppo protagonisti: la star non è Mourinho, ma Milito. I bambini collezionano calciatori”. I suoi vanti al vertice Uefa “il financial fair play”, che é “una rivoluzione senza ghigliottina” perché le società “avranno quattro anni per mettersi in ordine” e “gli arbitri di porta”. “Mi sono ricandidato – conclude – anche perché prima o poi voglio consegnare una coppa alla Juventus. Temo però che dovrò allungarmi il mandato da quattro a otto anni”.