Platini: "Sto salvando il calcio"

ROMA, 24 SET – ''Sto cercando di salvare il calcio, spero capiscano'': Michel Platini in una intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport, sintetizza cosi' gli obiettivi del suo mandato alla presidenza dell'Uefa. Blatter, fair play, calcioscommesse, esposto Juve, club in rivolta per il calendario internazionale…''Ci sono mille problemi – spiega il francese – richieste legittime, altre meno. Ce ne stiamo occupando''. Platini difende a spada tratta il fair play (''I club ci porteranno dai giudici, lo so''). Non le sembra che i club siano sempre piu' ostili? ''Ma se lo hanno firmato loro – esclama il presidente dell'Uefa – Lo hanno chiesto loro e ora non sono d'accordo? Il fair play non e' contro nessuno, serve a salvare il calcio e qualche club. D'altra parte, se Grecia, Spagna e Italia sono in crisi come Stati, perche' non dovrebbero esserlo con le loro squadre di calcio? Ci sono club con milioni di debiti che sto provando a salvare''. Platini sottolinea che nei suoi progetti c'e' quello di rilanciare le nazionali: ''Voglio restituire un po' il calcio alle nazionali e per questo cambiero' il sistema di qualificazione all'Europeo, sara' piu' bello e con i diritti tv centralizzati aumentera' il valore del torneo: che senso avrebbe fare come adesso, quali emozioni con gruppi da sei squadre in cui pero' si qualificano le prime tre?''. Sul timore dei club che gli investimenti si spostino sulle nazionali aggiunge: ''E le nazionali non hanno avuto paura quando e' nata la Champions League? No – sottolinea il francese – non perderanno niente''. Sul calendario internazionale, Platini dice: ''Il calendario lo decide la Fifa, noi diamo idee. Anni fa volevo che tutti, dall'America all'Oceania, giocassero la stagione da febbraio a dicembre. Sarebbe stato piu' facile, ma Italia e Spagna ad agosto non vogliono giocare''. Il presidente dell'Uefa parla poi della proposta di una Superlega europea cara al presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis: ''Un'idea sua – dice – Brava persona, entusiasta, arrivato tardi nel calcio, vede le cose dal suo punto di vista. Si accorgera' che il calcio va avanti da oltre cent'anni. Per andare in Superlega devi anche aver vinto qualcosa…chi decide chi partecipa? Loro stessi? Vuole fare la rivoluzione ma si accorgera' che non e' possibile. Comunque accetto tutte le buone idee''. Fifa e Uefa hanno un nemico comune, il calcioscommesse. Per Platini la situazione e' grave ''perche' riguarda il gioco. Ci sono tanti giocatori sottopagati – sottolinea – e piu' facilmente contattabili per truccare le partite. Tutti ricchi? Non e' cosi', e se in Spagna hanno fatto sciopero per questo motivo, pensi nel resto d'Europa. Parlando del calcio italiano, Platini a proposito dello sciopero non si esprime: ''Non ho capito il perche', lei lo sa?''. Piu' caustico invece il commento sull'esposto della Juventus sui fatti di calciopoli: ''Se Andrea (Agnelli, ndr) mi ha mandato un esposto, beh, avrebbe fatto meglio a risparmiare i soldi del francobollo. Mai Fifa e Uefa diranno una parola sulle questioni interne: non abbiamo niente da dire ne' da fare''.

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