Tadej Pogacar non lascia nulla: sul Col De La Couillole batte Vingegaard e firma la manita. Finale esplosivo. Domenica a Nizza sarà incoronato re del Tour.
Tappa n.20, la penultima del Tour che, iniziato a Firenze il 29 giugno, termina domenica 21 con la cronometro di Nizza e l’incoronazione di Tadej Pogacar. È stata anche l’ultima tappa alpina con 4.600 metri di dislivello, 4 GPM (tre di prima categoria) ed un arrivo in salita a quota 1.678, dopo una ascesa di 15,7 km al 7,1%, al termine di 115 km che hanno messo a dura prova la Carovana. Partenza da Nizza alle 14.07 di una frazione micidiale di 132,8 km e traguardo sul Col de la Couillole, valico delle Alpi francesi sulla celebre Route des Grandes Alpes. Inizio frizzante sulla prima salita di giornata (Col de Braus,10 km al 6,6%); scollina per primo lo spagnolo Mas. Al km 59 la vetta del Col de Turini dopo una ascesa inevitabilmente selettiva (20,7 km al 5,7% di pendenza media). Tre uomini al comando: Mas, Kelderman, Almirail.
Tre valichi alpini raccolti negli ultimi 70 km: Turini, Colmaine, Couillole. Tre salite temute. La prima ha visto all’attacco il “trio Mas” raggiunto a 9 km dalla vetta da un quintetto pilotato da Carapaz in maglia a pois, e dai solerti Soler e Bardet. Carapaz scollina per primo, intasca altri dieci punti e blinda matematicamente la classifica scalatori. E dopo il traguardo volante di Saint Martin Vesubie al km 87 i dieci uomini al comando salgono al secondo GPM di giornata (7,5 km al 7,1%; punte del 9%). Pogacar, protetto dai suoi pretoriani Uae, procede con la tranquillità dei forti. Lo tallona Vingegaard. Scollina per primo Carapaz tra due ali di folla. Segue una picchiata furibonda, punte addirittura di 72 km/h. Il gruppo Pogacar è staccato di 3 minuti.
Ultimi 15 km: dai 503 metri si sale ai 1.678. Quaranta minuti di fatica e battaglia. Dieci sempre al comando, il gruppo maglia gialla insegue a tre minuti. Curve e tornanti in abbondanza. Selezione inevitabile. Lunghi tratti all’8%. Mas e Carapaz dettano il ritmo, allungano, se ne vanno, braccati da Bardet. Dietro duellano Pogacar, Vingegaard, Evenepoel e accelerano. A 4,5 km dal traguardo Vingegaard e Pogacar attaccano, limano il gap che scende sul mezzo minuto. Finale esplosivo. A 2,6 km dalla linea d’arrivo Vingegaard e Pogacar agganciano i battistrada, molla Mas. I tre se ne vanno al traguardo. Cede Carapaz. Volata a due: ai 150 metri sgomma di prepotenza Pogacar, Vingegaard prova a restargli ruota ma il marziano sloveno è imprendibile. Pogacar vince a braccia alzate e ricorda a tutti, con le cinque dita all cielo, la sua quinta vittoria al Tour 2024.
1. Pogacar, 2. Vingegaard (+7”), 3. Carapaz (+23”), 4. Evenepoel (+53”), 5. Mas (+1’28”), 6. Almeida (+1’33”), 7. Jargesson (+1’41”), 8. Landa (+1’43”), 9. Adam Yates (+1’43”), 10. Bardet (+1’52”).
1. Pogacar, 2. Vingegaard (+5.14), 3. Evenepoel (+8.04), 4. Almeida (+16.45), 5. Landa (+17.25), 6. Adam Yates (+21.11), 7. Rodriguez (+21.12), 8. Jorgenson (+24.26), 9. Derek Gee (+24.50), 10. Ciccone (+25.48).
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