ROMA – Il ct della Nazionale Giampiero Ventura si è lamentato dell’assenza di talenti nel campionato italiano ma il dg della Federcalcio Michele Uva non è dello stesso parere.
“Se per il ct il calcio italiano è povero rispetto il suo punto di vista, ma secondo me non lo è. Piuttosto c’è bisogno di un cambio generazionale. I talenti non mancano”.
Lo afferma il direttore generale della Federcalcio, Michele Uva, intervenendo su Radio 24 a “Tutti convocati”.
“Osservo tutta la filiera delle squadre giovanili dove c’è talento: la Nazionale under 19 si è qualificata per l’elite round con un turno di anticipo. Quindi non vedo questa povertà – ha spiegato Uva -. C’è bisogno di un cambio generazionale.
Forse abbiamo avuto otto anni di buco, ma probabilmente succede nei cicli. I nuovi gruppi, i ragazzi dai 23 anni in giù, sono ricchi di talento, e di esperienza. La Figc investe 35 milioni l’anno su tutte le nazionali maschili e femminili”.
“Non mancano i talenti, bisogna lavorare con metodologia. L’ha impostata Sacchi, l’ha continuata Conte e adesso tocca a Ventura, e Viscidi e al presidente Ulivieri coordinarle – ha continuato Uva – Io sarei fiducioso per il futuro, bisogna aver pazienza”.