ROMA – Uno, Cesare Prandelli, chiama in causa la “Patria” e dice che è anche per la Patria che questa Italia vuole andare avanti. L’altro, Andrea Pirlo, dice che martedì, contro l’Uruguay, “sarà come una finale”. Pensiero forse non originalissimo ma che rende l’idea. E comunque a Pirlo l’originalità si chiede sul campo.
Prandelli e Pirlo sono i due che ci mettono la faccia nella conferenza stampa prima della finale. E tutti e due dicono quello che dai due ci si aspetta: che martedì è fondamentale. Prandelli invoca la Patria:
”L’Uruguay ha un senso patriottico che noi non abbiamo: ricordiamoci che siamo l’Italia, giochiamo anche per la Patria”.
Quindi il ct spiega che non vuol sentir parlare di pareggio, un risultato che pure basterebbe all’Italia per arrivare agli ottavi di finale e affrontare, con tutta probabilità, la Colombia:
Non possiamo pensare di pareggiare, non vorrei vedere la squadra subire, dobbiamo essere bravi nel contrattaccare subito.
Non si sbottona sulla formazione Prandelli. Anche se la squadra sembra fatta, un 3-5-2 con la difesa della Juve e Immobile come partner di Balotelli:
Non posso dirla in questo momento. Già è una partita particolarmente difficile, diamo alle due squadre la possibilità di verificare solo all’ultimo, quando ci sarà l’ufficialità di chi gioca, di pensare alle marcature. Non penso che Tabarez comunicherà prima le sue scelte”.
Secondo Prandeli è una vigilia
“particolarmente difficile, è una gara da dentro o fuori. Però al momento dei sorteggi avremmo firmato tutti a giocare per la qualificazione all’ultima partita. Siamo in gara, competitivi, dobbiamo fare solo dei pensieri molto positivi. E’ la partita più importante della mia carriera professionale e non posso paragonarla a nessun’altra”.
“Ho detto anche ai ragazzi di avere la massima fiducia e di credere fino in fondo alla qualificazione. Non possiamo fare ragionamenti sul post-gara, su quello che può accadere dopo: siamo concentrati per vincere la partita”
Andrea Pirlo, invece, come al solito parla poco. Ma non nasconde l’importanza della partita con i sudamericani:
“Le partite di un Mondiale sono tutte importanti, quelle decisive ancora di più. Questa con l’Uruguay è paragonabile a una semifinale o finale”.
“E’ una partita dentro o fuori, c’è la tensione e l’entusiasmo di vivere una gara così importante. Preoccupato? No, siamo consapevoli che è una partita fondamentale. Ma sappiamo la nostra forza e che dipende tutto da noi, questo ci dà una grande convinzione di poter fare una grande partita”.
“Un’eliminazione sarebbe una grande delusione per me e tutta la squadra e la Nazione, ma non è un pensiero che abbiamo in testa, ci stiamo preparando perché non accada”.