E’ ufficiale: Jannik Sinner andrà a processo il 16-17 aprile, alla vigilia del venerdì santo (giorno festivo in Svizzera). Lo ha deciso il Tas di Losanna, cioè il Tribunale di arbitrato sportivo istituito nel 1984 e riconosciuto dal CIO, il Comitato Olimpico Internazionale (261 Federazioni affiliate). Il Tas ha nominato venerdì 10 gennaio il collegio arbitrale che metterà fine – dopo oltre un anno! – al caso Clostebol, innescato dal ricorso Wada, l’Agenzia mondiale antidoping che ha chiesto una condanna da 1 a 2 anni per il giocatore altoatesino ritenuto “negligente nella gestione del suo staff”.
Sinner ha saputo della decisione mentre dormiva a Melbourne ed il suo agente è consigliere stava arrivando in Italia. Il Tas ha emesso un breve comunicato in cui avvisa di aver fissato l’udienza “per il 16e il 17 aprile 2025 presso la sede centrale del Tas a Losanna, in Svizzera. Poiché nessuna parte interessata ha richiesto una udienza pubblica, questa si svolgerà a porte chiuse”. Per il verdetto potrebbero bastare 48 ore e Sinner ha tutto il diritto di chiedere che la decisione gli venga notificata subito in modo da liberarsi di un peso che si trascina da troppo tempo. E in caso di assoluzione continuerà a giocare tranquillamente in attesa delle motivazioni che di solito arrivano nel giro di un mese.
Il collegio arbitrale
E’ composto da 3 membri del collegio del Tas (il lussemburghese Radoux; l’israeliano Ken Lalo, nominato dalla Wada e lo statunitense Jeffrey Benz scelto da Sinner). I tre membri giudicheranno l’azzurro. Presidente del collegio è Jacques Radoux, classe 1969, un giudice molto stimato nell’ambiente e soprattutto un ex tennista (di modesta caratura). E’ comunque stato capitano in Coppa Davis per il Lussemburgo dal 2008 al 2013. Il palmares del presidente è ricco di studi in legge compiuti in Francia; inoltre è attualmente referendario alla Corte di Giustizia della Unione Europea. Gli altri membri sono ugualmente stimati per la loro grande esperienza.
Le tappe della vicenda
Tutto è cominciato il 6 marzo 2024 a Indian Wells: Giacomo Naldi, il fisioterapista di Sinner, si è tagliato un dito con un piccolo bisturi e per curarsi ha usato uno spray cicatrizzante. Il 10-18 marzo Sinner è risultato positivo a 2 test antidoping. Nelle urine dell’azzurro sono state trovate tracce infinitesimali di Clostebol, un anabolizzante contenuto nello spray. Il 15 agosto Sinner è stato assolto da un tribunale indipendente “per assunzione involontaria dopo un massaggio a mani nude di Naldi”. Ora, in aprile, l’ultima udienza davanti al Tas di Losanna sul ricorso, come detto, presentato a settembre 2024 dalla Wada che contesta la “non negligenza”.
E’ il caso di ricordare che la Wada è un Ente internazionale con sede a Montreal (Canada). Dal 1999 svolge la missione di garantire uno sport pulito attraverso prevenzione, controllo e ricerca sul doping. Gestisce un elenco di sostanze e metodi proibiti e supervisiona test antidoping. E’ presieduta da un polacco di 39 anni, Vitold Banka, 39 anni, ex ministro dello sport della Polonia ed ex atleta (quattrocentista). Sinner sarà in campo lunedì a Melbourne e comincerà la sua stagione ufficiale.