Coronavirus, il protocollo della Figc per la ripresa del calcio in Italia

ROMA – Il protocollo, stilato dalla commissione medica della Figc, è strutturato in quarantasette pagine totali con indicazioni a squadre e arbitri: dallo screening agli allenamenti e alla sanificazione delle strutture sportive.

La commissione è composta nel seguente modo: il presidente è il professor Paolo Zeppilli, poi c’è Roberto Cauda, infettivologo della Cattolica, Massimo Fantoni, direttore unita’ Covid-19 del Gemelli, Walter Ricciardi, componente Oms e consigliere del ministro Speranza, e  Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani.

Il documento è stato inviato al governo a pochi giorni dalla ripresa degli allenamenti prevista per il 4 maggio. Poi, a fine mese, dovrebbero riprendere le partite.

Si dovrebbe scendere in campo prima per la Coppa Italia, il 27 e il 28 maggio, e poi con il campionato, dal 31 maggio al 12 luglio.

Le partite dovrebbero essere giocate al centro-sud, escludendo gare al nord, nelle zone maggiormente colpite dal coronavirus.

Il presidente della Figc Gravina ha detto che le partite dovrebbero giocarsi dal Rubicone in giù.  La stessa versione è stata fornita da Walter Ricciardi.

Il membro del consiglio esecutivo Oms, consigliere del ministro Roberto Speranza per il Coronavirus e consulente Coni, intervenuto a Radio Punto Nuovo, ha spiegato che le gare dovrebbero disputarsi solamente al centro sud (ovviamente a porte chiuse).

Il protocollo della Figc sulla ripresa del calcio in Italia è stato pubblicato in esclusiva dalla Gazzetta dello Sport.

Gestione cookie