Psg scatenato: dopo Sirigu, offerta per Pastore

PARIGI, 28 LUG – Cambia volto il nuovo e ambizioso Paris Saint-Germain di Leonardo, che in poche settimane con i petrodollari qatarioti e le idee del brasiliano e' partito alla conquista del calcio che conta. Menez, Sirigu, Sissoko, e a momenti – se tutto va come sembra – anche Javier Pastore, un trasferimento-boom da 45 milioni di euro.

Una campagna acquisti che scuote il torpore del campionato transalpino, resa possibile grazie ai mezzi illimitati dei nuovi proprietari del Qatar. Oggi, il centrocampista della Juve Momo Sissoko e il portiere del Palermo Salvatore Sirigu hanno scelto di passare sulle rive della Senna. Sissoko, 26 anni, dovrebbe firmare un contratto di tre anni per 7 milioni di euro più 1 milione di bonus. Mentre Sirigu e' stato ingaggiato per i prossimi 4 anni per 3,5 milioni.

Acquisti che portano a sette il numero di giocatori reclutati dalla nuova gestione (Douchez, Gameiro, Bisevac, Ménez, Matuidi), che può contare sulle risorse finanziarie della Qatar Sports Investments (Qsi), il ricchissimo fondo legato all'emiro del Qatar che nemmeno un mese fa, il 30 giugno, ha conquistato il 70% del Psg. Per la squadra parigina, che sogna di far entrare nella corte dei grandi, l'emiro ha già sborsato 40 milioni di euro.

Ma non finisce qui. L'argentino del Palermo Javier Pastore è il prossimo obiettivo dei nuovi dirigenti, che hanno già lanciato un'offerta stimata tra i 40 e i 45 milioni. ''Spero di ritrovarlo qui, a Palermo andavamo sempre al cinema insieme'', scherza Sirigu mentre Leonardo si affertta a dire che per ora ''non c'e' ancora nulla di concreto''. Esattamente come fa Zamparini, presidente del Palermo, che senza il contratto in tasca difficilmente sciogliera' la riserva Chelsea-Psg. Ma l'agente di Pastore, Simonian, e' al lavoro, e da Londra arrivano voci di una chiusura plurimilionaria. Insomma, come osserva il giornale 'SoFoot', il 'Parco dei Principi', lo stadio del Psg a Parigi, non ha mai avuto nome piu' azzeccato. Un riferimento al principe ereditario del Qatar, sceicco Tamin al-Thani, il cui arrivo nel capitale della squadra rappresenta una svolta. Tifoso del Milan, presidente del comitato organizzativo dei Mondiali 2022 che si svolgeranno nel piccolo emirato, membro del Cio, presidente del comitato olimpico nazionale, presidente del club locale Al Sadd, lo sceicco non ne aveva abbastanza: cosi, ha acquistato il 70% della squadra di Ligue 1.

Una manovra dietro alla quale c'e' anche il lavoro del presidente Nicolas Sarkozy, supertifoso del Psg e in ottimi rapporti con il piccolo emirato affacciato sul Golfo Persico. Gia' nel 2006, racconta SoFoot, l'emiro al-Thani tento' di acquistare il Psg. Ma media e politici dissero 'no'. A sei anni da quel fallimento, le cose sono cambiate: soprattutto grazie alla conquista del Mondiale 2022, che in qualche modo ha 'istituzionalizzato' il Qatar. Cosi', nel giugno 2010, Sebastien Bazin, il rappresentante di Colony Capital, fondo Usa proprietario del Psg, in crisi nera, decide di riaprire le porte agli emiri. Il 23 novembre dello stesso anno le trattive tra il Qatar e il Psg sono all'ordine del giorno di una riunione all'Eliseo tra Sarkozy e lo sceicco Tamim. Quel giorno, scrive SoFoot, il presidente riceve anche Michel Platini. Il quale e' cordialmente invitato a partecipare alla colazione di lavoro. Secondo fonti vicine al dossier citate da SoFoot, in quell'occasione, Sarkozy avrebbe chiesto a Platini di superare le reticenze e riconsiderare la candidatura del Qatar per i Mondiali del 2022: Doha otterra' l'organizzazione della coppa del Mondo 10 giorni piu' tardi. Un'abile manovra che a tempo debito consentira' a Sarkozy di perorare la causa del suo 'Psg'.

Infatti, lo scorso febbraio, le trattative ta lo sceicco e Colony Capital vanno alla deriva: i qatarioti rifiutano la proposta del fondo di investimento Usa: 80 milioni di euro per il 30% della squadra, che perde 20 milioni all'anno. Ma forte della sua amicizia con l'emiro, scrive SoFoot, Sarkozy ''rilancia l'interesse del Qatar per il Psg'', ricordando all'emiro il voto di Platini a favore della Coppa del Mondo non e' ''totalmente frutto del caso''. Alla fine,Colony Capital mollera' l'osso per pochi milioni (piu' i debiti) e cedera' al Qatar il 70% del Psg, che ora punta al Campionato e alla Champions.

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