
Quarti di Nations, Italia battuta dalla Germania 1-2. Ma domenica a Dortmund si può rimontare (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Calma, niente è perduto. La beffa di San Siro – vittoria in rimonta della Germania, 1-2 – si può ribaltare domenica a Dortmund, nel march di ritorno dei quarti di finale di Nations. Il Ct Spalletti ci crede. Certo, la delusione provata giovedì notte a Meazza davanti a 60.334 spettatori, è a dir poco cocente. L’Italia era andata in vantaggio dopo soli 9 minuti con Tonali e per 45 minuti sono piovuti applausi. Poi il vento è cambiato. Il Ct tedesco Nagelsmann ha azzeccato i cambi nella ripresa e con due colpi di testa in mezz’ora la Germania ha ribaltato la gara. D’accordo, ora la semifinale è lontana. Domenica, nello stadio del Borussia, servirà l’impresa. Tutto è possibile tanto più che “il divario fra le due Nazionali non c’è”, come dice big Lucano. Epperò per sfangarla ci vorrà la gara perfetta senza alcun spreco. A San Siro ce ne sono stati troppi.
Spalletti non si arrende
Lo ha detto subito dopo l’amaro verdetto elogiando gli azzurri (“buona Italia”) e seminando fiducia e ottimismo. Insomma, il ribaltone è nelle corde degli azzurri ma servono correttivi. Uno su tutti: rivedere il pacchetto difensivo sui calci piazzati. I tedeschi sfruttano i loro centimetri e vanno a nozze. Occorrerà più attenzione, più cinismo, più cattiveria agonistica o, come dice Arrigo Sacchi, rivedere “i meccanismi che non funzionano perfettamente e la causa sta nel fatto che i ragazzi di Spalletti hanno avuto poco tempo per allenarsi insieme, per conoscersi, per imparare quei movimenti che stanno alla base del gioco che il commissario tecnico vuole fare praticare”. Ha aggiunto: ”Sì, credo proprio che per passare il turno e arrivare in semifinale di Nations League serve una grandissima impresa. Non so se gli azzurri sono pronti per farla, è probabile e tutto sommato non è neanche giusto chiederla o addirittura pretenderla. L’Italia di Spalletti ha bisogno di tempo e di lavoro: nessuno fa i miracoli in pochi giorni. C’è tanto da lavorare”.

Tonali il leader, cuore azzurro
L’ex Milan è stato il migliore in campo degli azzurri. Ha segnato un gol, si è visto negato un secondo da Baumann e ha avuto due grandi ispirazioni per Kean e Raspadori. Ha stupito la prova di Bastoni, due errori fatali in marcatura; tre uomini oltre la sufficienza: Donnarumma, Di Lorenzo e Maldini. Il figlio di Paolo si è rivelato un guerriero, vicino al 2-2. Sotto tono la prova di Rovella, Udogie, Raspadori e sopratutto Bellanova che, entrato per Politano, ha compiuto due errori di fila di cui uno è stato letale.