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Radja Nainggolan, tutte le bravate del Ninja: bestemmie, notti in discoteca, fumo…

Radja Nainggolan
Radja Nainggolan, tutte le bravate del Ninja: bestemmie, notti in discoteca, fumo…

ROMA – Radja Nainggolan non ha mai accettato la definizione di Bad Boy, ammettendo però con brutale onestà i propri vizi (“Bevo, fumo e non mi nascondo”). Ma ora alla lunga lista di bravate commesse in carriera bisogna aggiungere anche la ”sospensione per motivi disciplinari” arrivata dall’Inter per il ritardo all’allenamento.

Non il primo in questa stagione, ma quello che ha fatto traboccare il vaso della pazienza, dopo il pareggio contro il Chievo fanalino di coda. Una vita sregolata, lungo filo conduttore tra le sue esperienza al Cagliari, alla Roma, all’Inter e con la Nazionale del Belgio. Martinez non lo ha convocato all’ultimo Mondiale ufficialmente per ”ragioni tattiche” – in quella che Nainggolan ha definito ”una scusa patetica” – ma è innegabile che nella scelta del ct abbia influito proprio una casistica di comportamenti fuori dalle righe.

A marzo, infatti, la giustizia belga gli ritira per un mese la patente di guida: positivo all’alcoltest (con un tasso di 2 milligrammi per litro, quattro volte oltre il limite) dopo una notte trascorsa in una discoteca a Bruxelles nel 2017. A Nainggolan, non lo nega (”Dopo le partite l’adrenalina è a mille, preferisco uscire che stare in casa”), piace fare tardi nei locali notturni: lo dimostrano le immagini che lo ritraggono ad agosto in compagnia di Fabrizio Corona in una discoteca di Dalmine (Bergamo).

Non il solo ‘caso’ da quando Nainggolan è arrivato all’Inter, acquistato per 40 milioni per colmare il gap dalla Juventus: è storia recente la sua denuncia per una truffa su assegni clonati dopo una notte passata al Casinò di Montecarlo.

Ma il caso più noto resta il video dello scorso Capodanno: alcolici, sigarette e imprecazioni in diretta su Instagram. La Roma lo multa e lo esclude dalla gara contro l’Atalanta, inizio della fine della lunga storia d’amore tra società e giocatore.

Un temperamento forte, in campo come nella vita di tutti i giorni, quasi un obbligo per chi è soprannominato ‘Ninja’: litiga negli spogliatoi con Landucci, vice di Allegri, dopo lo Juventus-Roma del dicembre 2017, dà risposte pepate ai tifosi che lo stuzzicano sui social (”Rosicate pure”), mostra il dito medio a chi gli chiede di tornare a casa dalla discoteca e finisce sulle cronache (vicenda del 2014, poi chiusa senza strascichi) per una scenata di gelosia alla moglie Claudia.

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