Intervistato da Sport.xyz, il calciatore portoghese del Milan Rafael Leao ha toccato diversi aspetti della sua vita e della sua carriera.
“Sono un giocatore giovane – racconta – e so che molti ragazzi hanno il sogno di diventare giocatori. Questo è un modo per aiutare in allenamento, le piccole cose aiutano in campo. Credo di avere istinto, ho giocato per strada con i miei amici, guardavo i miei idoli Cristiano, Ronaldinho. Provavo le loro movenze sul campo. Ora sto cercando di migliorare la finalizzazione, è importante. Mi sento un attaccante, in questo momento devi essere concentrato, freddo, nella finalizzazione”.
“Il momento di svolta? Io ero allo Sporting, ma prima dei diciassette anni, alcuni miei compagni giocavano più di me, più minuti, più partite. E mi chiedevo da solo come mai non giocassi. Dopo, due anni, un allenatore – durante la preseason – è arrivato da me e ha iniziato a parlare. Mi disse ‘Rafa puoi essere quello che vuoi, basta essere concentrati, hai bisogno di migliorarti’. In quel momento mi servivano queste parole e ho iniziato a crescere”.
Cristiano Ronaldo? “Non è solo talento, è mentalità. Come prepari la partita, durante la settimana, prima della partita. È un piacere, sono onorato di giocare con lui in Nazionale. Siamo in tanti, c’è anche Joao Felix. Per me è un esempio per tutti”.
Hai mai cercato di portare qualcuno al Milan? “Quando ero in Nazionale, Cancelo giocava per l’Inter. È molto bello giocare contro di loro allo stadio, sento i tifosi. Quando ero bambino mi piaceva molto il club. Poi lui è andato al Manchester City e quindi era difficile prenderlo”. Ci ha provato? “Sì. Però la nuova era al Milan chiede giocatori giovani, mentre Cancelo è a metà della sua carriera”.